Roma flagellata dagli incendi, allerta ambientale

Intanto, la Procura ha aperto un’inchiesta sul rogo divampato ieri pomeriggio a Ponte Mammolo (120 persone evacuate e due bambini intossicati). 

Diverse decine di incendi in un weekend in tutta la provincia di Roma, e non mancano i problemi per il potenziale impatto non solo sull’ambiente, ma anche sulla salute dei cittadini. I dati delle ultime ore sono assolutamente drammatici: nella Capitale, e nei suoi dintorni, si moltiplicano i casi di enormi roghi di sterpaglie con le fiamme che finiscono per divorare le aree circostanti e generare alte colonne di fumo, visibili a diversi chilometri di distanza.

I vigili del fuoco e la Protezione civile hanno lavorato senza sosta nelle scorse ore e continuano a farlo, specialmente per quanto riguarda gli incendi più vasti e preoccupanti. Il primo è divampato nel pomeriggio di domenica 28 luglio a Cesano, all’estrema periferia Nord-Ovest del territorio di Roma. Nella zona, interamente circondata dall’Agro Romano, sono stati evacuati oltre 20 residenti, mentre le fiamme sono divampate così velocemente che, per domarle, è stato necessario ricorrere anche a vari mezzi aerei, compresi due canadair. Diversi i fronti del fuoco nelle varie zone della frazione.

Nelle stesse ore, un grosso incendio di sterpaglie è divampato tra le zone di Ponte Mammolo e Pietralata, bruciando un’enorme area verde. A fuoco, però, è andato anche un cumulo di rifiuti sversato illecitamente nella zona, e con le fiamme che hanno iniziato rapidamente a minacciare un hotel e alcune abitazioni, è stato necessario evacuare ben 120 persone, mentre due bambini sono stati soccorsi dal 118 dopo essere rimasti lievemente intossicati.

Le operazioni di spegnimento, in entrambi i casi, si sono protratte fino all’intera giornata di lunedì 30 luglio: le fiamme, grazie all’ingente dispiegamento di uomini e mezzi, erano state poste sotto controllo ma non del tutto estinte. Il vento e il terreno secco, tra l’altro, hanno continuato ad alimentarle, costringendo gli operatori a ricorrere, per il secondo giorno consecutivo, all’utilizzo dei canadair.

Inevitabilmente, sia per quanto riguarda l’incendio di Cesano che quello di Ponte Mammolo, è già stata allertata Arpa Lazio, che dovrà monitorare costantemente la qualità dell’aria in seguito agli incendi. I residenti di entrambe le zone, e in particolare quelli di Ponte Mammolo, già nelle prime ore dopo l’inizio dell’incendio avevano lamentato un’aria fortemente irrespirabile ed erano stati subito invitati dalle autorità a tenere chiuse le finestre e ad evitare l’uso dei condizionatori. Con il gran caldo di questi giorni, anche i medici suggeriscono di utilizzare esclusivamente i ventilatori all’interno delle abitazioni.

Intanto, ora che la situazione sta per tornare sotto controllo, sarà possibile iniziare a indagare sulle possibili cause degli incendi. È questo l’obiettivo della Procura di Roma, che ha aperto un’inchiesta sulla base delle prime informative inviate da vigili del fuoco e forze di polizia.