
Le vittime sono ufficialmente 97, ma mancano all’appello ancora 31 persone.
Incendi alle Hawaii: una piccola, buona notizia in mezzo al dramma più totale. Le autorità statali hanno rivisto al ribasso il bilancio ufficiale dei roghi che hanno devastato l’isola di Maui e distrutto completamente la città di Lahaina. Per identificare le vittime è stato necessario ricorrere all’esame del Dna e ci è voluto oltre un mese per capire quante persone fossero effettivamente presenti sull’isola e dove. Se in un primo momento erano state dichiarate 115 vittime, ora quel dato è stato rivisto al ribasso: i morti, finora, sono 97.
“Il numero delle vittime è sceso un po’ perché gli antropologi fisici del Dipartimento della Difesa sono riusciti a discernere meglio chi era nelle auto o nelle case. Quindi, grazie a Dio, sono morte meno persone” – ha spiegato il governatore delle Hawaii, Josh Green – “Può capitare che in un disastro di simili proporzioni possano esserci errori e revisioni sulle cifre, a Lahaina tra l’altro c’è stata molta confusione sui resti e riteniamo che alcune vittime siano fuggite con altre persone o con i loro animali domestici“.
Al momento, però, restano ufficialmente 31 dispersi. Tutte persone che mancano all’appello e non sono ancora state indicate tra le vittime o tra chi è riuscito a mettersi in salvo. “I numeri sono sempre più precisi ma le persone disperse sono sempre meno“, ha spiegato Josh Green. Mentre la rabbia e il dolore non si placano, soprattutto per quanto riguarda la gestione del disastro e dei servizi d’emergenza.