La situazione resta delicata a Rodi: l’isola completamente devastata dalle fiamme. Brucia anche Corfù, nello Ionio.
Il caldo torrido, con temperature ampiamente sopra i 40°C, ha concesso alla Grecia una breve tregua. Gli incendi, invece, no. Tutta la Penisola ellenica, così come diverse isole, sono alle prese con roghi, spesso di origine dolosa, che stanno devastando il paesaggio e costringendo le autorità ad evacuare decine di migliaia di persone.
Allerta rossa diramata dalla Protezione civile in cinque diverse regioni della Grecia: si tratta dell’Attica, della Beozia, del Peloponneso, dell’Elide occidentale e dell’Egeo meridionale. Nelle isole, però, non va meglio. L’incendio a Rodi, che ha visto la fuga o l’evacuazione di oltre 20mila persone, molti dei quali turisti, sembrava essere stato contenuto ma ha ripreso forza proprio nelle ultime ore. L’intervento di vigili del fuoco e protezione civile ha consentito di salvare vite umane, ma sull’isola c’è purtroppo da registrare una vera e propria strage di fauna selvatica.
Delicata anche la situazione a Corfù, dove tra ieri e oggi sono state evacuate oltre 2.500 persone in 17 diversi villaggi. I roghi hanno avuto origine nella parte settentrionale dell’isola e nelle ultime ore sono arrivati dalla Penisola greca i rinforzi dei vigili del fuoco, con uomini e mezzi. Il sindaco di Corfù, Giorgos Mahimaris, ha parlato apertamente di incendi di origine dolosa. L’amministratore locale, infatti, ha visitato la zona da cui sono partiti i roghi, ed ha confermato che ci sono stati almeno tre, se non quattro, diversi punti di innesco.
In gran parte della Grecia si lavora senza sosta nel tentativo di contenere gli incendi. Ma il vento e il caldo non aiutano: nelle ultime ore c’è stata solo una breve tregua dell’ondata di calore estrema che, secondo i meteorologi ellenici, sarà la più lunga mai registrata.