Incendi in Canada, 170mila evacuati: incubo arsenico. Il video

La città di Yellownkife completamente evacuata: la sua lunga tradizione mineraria ha comportato per decenni grandi rilasci di triossido di arsenico nell’ambiente.

Allarme in Canada per gli incendi che da giorni stanno flagellando il Nord-Ovest del Paese. Sono già quasi 170mila, in tutto il Canada, le persone evacuate dalle loro case dall’inizio di quest’estate, e il numero rischia di aumentare proprio perché i roghi si stanno estendendo molto rapidamente. Stando a quanto comunicato dalle autorità canadesi, sono oltre 200 gli incendi attualmente attivi.

La situazione più delicata riguarda Yellowknife, cittadina lambita dagli incendi in queste ore, dove è stata ordinata l’evacuazione di tutti i circa 20mila residenti. Shane Thompson, ministro dell’Ambiente dei Territori del Nord-Ovest, parla di “inferno” e “minaccia reale“, mentre il premier Justin Trudeau ha garantito che, se necessario, sarà incrementata la presenza di forze armate già schierate in quelle zone.

A Yellowknife, tra l’altro, si teme l’impatto ambientale degli incendi, soprattutto per i loro effetti collaterali. La cittadina, infatti, ha una lunga tradizione mineraria e, come ricordava in tempi non sospetti anche l’Atlante dei Conflitti Ambientali, ha rilasciato per lunghi decenni ingenti livelli di triossido di arsenico nel suolo e nell’atmosfera. Se i roghi dovessero raggiungere Yellowknife, le conseguenze appaiono imprevedibili e spaventose.

Gran parte del Canada, in quest’estate, è stata duramente colpita dagli incendi boschivi. Un fenomeno che si è aggravato in questi ultimi giorni, quando le temperature, generalmente miti in estate, hanno superato abbondantemente i 40°C. A causa della sua posizione settentrionale, il Canada è uno dei Paesi in cui il riscaldamento globale viaggia a velocità superiori rispetto al resto del mondo, e negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con eventi meteorologici sempre più estremi per intensità e frequenza.