Domenica 28 luglio ad Agello di Magione, in provincia di Perugia, torna ‘La Festa della Battitura’ per onorare la terra e il lavoro dell’uomo tra canti, versi, detti e balli e per celebrare la raccolta e la lavorazione del grano.
In Umbria, in provincia di Perugia, ad Agello di Magione, un’intera giornata dedicata alla comunità locale per onorare la terra e il lavoro dell’uomo tra canti, versi, detti e balli.
È ‘La Festa della Battitura’ in programma domenica 28 luglio dalla mattina alla sera presso CM Centumbrie (via osteria San Martino 31/c Agello-Magione).
Questo evento tradizionale vuole celebrare la raccolta e la lavorazione del grano, un’attività agricola di grande importanza nelle comunità rurali.
La festa rievoca antiche tradizioni legate alla mietitura e alla trebbiatura del grano, che un tempo erano momenti fondamentali della vita contadina.
Durante la festa, si potranno vedere dimostrazioni pratiche di come si svolgeva la battitura del grano con metodi tradizionali, spesso utilizzando attrezzi antichi come la ‘ventilabro’ o la ‘trebbiatrice’.
Queste attività saranno accompagnate da spiegazioni storiche che illustrano come queste tecniche si siano evolute nel tempo.
Ci saranno sfilate e mostre di mezzi agricoli moderni e storici, aratura dei campi da parte delle famiglie della zona che arrivano con i loro trattori e prove in campo di trattori di ultima generazione.
La festa della battitura si caratterizza quindi come una giornata intera di celebrazione e convivialità organizzata dalle aziende CM Centumbrie e Ima di Caciotto.
Il progetto CM Centumbrie (Frantoio, molino, bistrot, osteria e bar/pasticceria/panetteria) continua così a tracciare la sua strada seguendo le linee indicate dai fondatori Marilena Menicucci e Michele Cinaglia.
Per questo l’impegno è non solo sulla produzione e sullo sviluppo economico dei vari settori, ma anche sul portare avanti progetti e tematiche che sono alla base del progetto aziendale e che bene sono raccontati nella mission e visione aziendale firmata Marilena Menicucci.
“Le civiltà antiche – ha detto Marilena Menicucci – segnano il cammino dell’umanità verso l’oggi e il domani, come abbiamo imparato fin dalla scuola elementare. Anche la civiltà contadina ha dato il suo valido contributo e Centumbrie desidera valorizzarlo, per dare un futuro a un territorio e a una natura unica e irripetibile, fonte d’ispirazione per i più grandi artisti e santi”.
“La bellezza di questo territorio – ha aggiunto Marilena Menicucci – deriva dal lavoro quotidiano di milioni di mani di donne e d’uomini, che dall’alba al tramonto hanno curato campi, orti, oliveti, vigneti, boschi, case, cortili, stalle con l’attenzione e la competenza riservate alle persone come alle cose e agli animali”.
“Da quel lavoro, legato alle stagioni – ha continuato Menicucci – deriva il bisogno di un cibo quotidiano, basato su pane e olio, e delle feste rituali, da condividere con la comunità attraverso cibi identitari, derivati dalla trasformazione dei prodotti del territorio; feste che univano, consolavano, rafforzavano e stimolavano una coscienza sociale e civile”.
“Centumbrie – ha concluso Marilena Menicucci – non vuole perdere questo patrimonio culturale, che, insieme all’olio, al vino e al pane, comprende anche canti, versi, detti, balli; si propone, perciò, di continuare il lavoro degli avi, aprendolo alla tecnologia contemporanea più avanzata. Per continuare quel cammino verso una umanità più felice (almeno nei nostri spazi!)”.
Domenica 28 luglio, pertanto, dalle ore 10 partiranno una serie di iniziative, che andranno avanti fino a sera
Tutte le info su www.centumbrie.com e www.cmcasamia.com