
Ex Ilva Taranto. Il ministero dell’Ambiente è disponibile “a rivedere l’Autorizzazione integrata ambientale sull’ex Ilva di Taranto“. Ma per avviare un riesame è necessario che la Regione Puglia effettui una nuova valutazione della qualità dell’aria, condizione necessaria “alla quale devono allinearsi tutte le autorizzazioni ambientali rilasciate”.
Così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa risponde alla richiesta di riesame del provvedimento Aia avanzata dal Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano l’8 marzo.
Bonelli (Verdi): “Produrremo nuove prove con aumento diossina”
Cittadini in rivolta. Costa: “Evitiamo allarmismi. Aspettiamo risposte”
Taranto: seduta del consiglio comunale monotematico sulla questione ambientale
Ho partecipato oggi a Taranto alla seduta del consiglio comunale monotematico sulla questione ambientale.Qualcuno aveva promesso di chiudere la fabbrica e di risolvere così le preoccupazioni e i drammi che quotidianamente si verificano a Taranto. Questo sogno è stato infranto da un tradimento, il tradimento del Movimento 5 Stelle verso la città di Taranto, verso l'Italia. Ed è chiaro che i sostenitori del Movimento 5 Stelle che erano in aula hanno perso la calma oggi, perché abbiamo ripetuto quello che gli ho detto per quattro anni e cioè che a Roma non avrebbero mai avuto il coraggio di chiudere l'Ilva. Io ero disponibile a collaborare col governo del Movimento 5 Stelle se avesse deciso di chiuderla”. Quindi non rimane che la verifica puntuale, quotidiana dei livelli di inquinamento perché se fossero superati i livelli di legge, in linea teorica sarebbe possibile un'ordinanza temporanea di chiusura dell'Ilva. Ma non è la decisione che loro chiedono, cioè una rivisitazione strategica del ruolo della fabbrica nell'economia italiana.Io non prenderò mai in giro i cittadini, ho sempre provato e proverò fino allo sfinimento a raccontare loro la verità: se nessun Governo della Repubblica italiana ha il coraggio di decidere di chiudere quella fabbrica, non resta che ricostruirla in modo tecnologicamente così avanzato da ridurre al massimo ogni rischio per la salute dei cittadini, per l'ambiente e per la sicurezza degli operai. Su questo punto sono sicuro che prima o poi tutti i tarantini convergeranno. Ripeto se però il Governo dovesse cambiare idea e decidere di chiudere l'ex Ilva, noi siamo ovviamente contentissimi. L’ho detto all'inizio, se l'ILVA non fosse mai esistita o se sparisse d'improvviso, sarei il Presidente più felice del mondo.
Pubblicato da Michele Emiliano su Lunedì 25 marzo 2019
“Comprendo – scrive Costa – la giusta preoccupazione per la salute dei propri cittadini e confermo la piena disponibilità del Ministero e la piena collaborazione per la realizzazione in tempi solleciti di un percorso di revisione del Piano”.
Costa: “Sostengo la proposta di istituire la Giornata nazionale delle vittime inquinamento”
Ex #Ilva, @SergioCosta_min : @minambienteIT pronto a rivedere AIA dopo nuovo piano aria regionale https://t.co/kxQteqoXfE pic.twitter.com/SrdA6D4Sao
— Ministero Ambiente (@minambienteIT) March 26, 2019
#Taranto #Ilva
Vincenzo Fornaro al consiglio monotematico:
Il principio di precauzione è stato introdotto per eliminare i rischi potenziali, figuriamoci i nostri rischi che potenziali non lo sono più da un pezzo!
Vincenzo ha citato una sentenza del Consiglio di Stato del 2015. pic.twitter.com/tFhheEH9O3— Fulvia Gravame (@fulviagr) March 25, 2019
Si fa più concreta l’ipotesi che sia in dirittura d’arrivo la norma che modifica le ‘esimenti penali’ per i manager e i gestori dell’ex Ilva di Taranto. Il ‘salvacondotto’ contestato da più parti era stato concesso anche ai commissari straordinari, con i diversi decreti emanati dai precedenti governi per il risanamento e rilancio dell’Ilva.
Legambiente scrive al Ministro Costa: “8 mln tonnellate annue di acciaio sono un rischio”
La norma – secondo quanto si apprende da fonti ministeriali – dovrebbe prevedere un progressivo superamento della non punibilità delle azioni connesse alla gestione del Siderurgico ora passato ad ArceloMittal Italia. Costa riafferma, in conclusione, la disponibilità piena a collaborare con la regione Puglia affinché “si attui ogni utile iniziativa normativa finalizzata al rafforzamento dei parametri di tutela della salute pubblica”.