L’emergenza Covid ha distolto l’attenzione degli utenti Facebook dalle questioni ambientali. È quanto emerge da uno studio americano e olandese.
Fino al 2019 l’attenzione degli utenti Facebook relativamente ai temi ambientali e alla crisi climatica era abbastanza alta. Poi, all’improvvisto, a partire dal 2020 l’attenzione degli internauti di tutto il mondo è diventata monomaniacale: Covid19.
In meno di un anno il livello d’attenzione sui temi climatici su Facebook è calata dell’80%.
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Uno studio effettuato da ricercatori di diverse università negli Stati Uniti, in Nuova Zelanda e nei Paesi Bassi ha dimostrato il calo nel numero di commenti e di interazioni relativi a post Facebook inerenti le questioni ambientali.
Lo studio è stato effettuato su 21 lingue diverse – tra cui l’Italiano – per dare una visione il più possibile rappresentativa dell’intero pianeta.
Interazioni su Facebook, troppo Covid e poco ambiente
Il calo di interesse su Facebook per i cambiamenti climatici e la maggiore attenzione sull’emergenza sanitaria è dimostrata in un articolo pubblicato sulla rivista Plos ONE da studiosi di diverse università tra cui la Harvard University di Cambridge e la Vrije Universiteit di Amsterdam.
“Il cambiamento climatico e la pandemia di Covid-19 – si legge nel paper – rappresentano due crisi globali che avvengono su scale temporali diverse, e ci sono forti preoccupazioni che le minacce più immediate, in questo caso quelle della pandemia, facciano diminuire l’interesse per minacce più a lungo termine”.
Dunque un problema impellente – l’emergenza sanitaria – ha monopolizzato l’attenzione su Facebook (e si presuppone nell’intera società) rispetto a un problema dagli effetti probabilmente più gravi ma che si presentano in un lasso di tempo più ampio come lo è la crisi climatica.
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