Si intitola “Il sangue delle donne, tragedie senza fine” il volume presentato in Campidoglio e scritto da Valerio de Gioia e Adriana Pannitteri.
Il libro racconta storie di donne vittime di violenza e propone una riflessione anche sulle vittime indirette, i figli che spesso vivono una seconda violenza nel non vedere riconosciuto il proprio ruolo di vittima.
L’evento è stato organizzato dal Corecom Lazio che ha voluto creare uno spazio di riflessione per coinvolgesse istituzioni, magistratura e giornalismo in un dibattito utile a evidenziare quanto ancora può e deve essere fatto per contrastare efficacemente una violenza fortemente radicata nella società.
Maria Cristina Cafini, Presidente del Corecom Lazio, ha ricordato l’importanza del coinvolgimento dei giornalisti e della formazione dei più giovani: “I giornalisti hanno la responsabilità dell’utilizzo di un linguaggio proprio non suggestivo che racconti i fatti. È importante trasmettere la cultura della pacatezza. Un po’ di tempo fa ho letto una relazione universitaria che paragonava il linguaggio utilizzato dalle forze di polizia e quello utilizzato dai giornalisti; era un crescendo rossiniano. E poi i ragazzi che devono essere educati a poter perdere e alla sessualità, non alla pornografia”.