Si chiama “Miele 2023” l’azione a progetto che ha visto collaborare il dipartimento del Masaf-ICQRF e la Guardia di Finanza.
Proprio il miele continua ad essere uno dei prodotti alimentari più contraffatti in circolazione nel nostro Paese. A causa delle regole europee che, fino all’approvazione della “direttiva colazione” dello scorso aprile, non prevedevano l’obbligo di riportare in etichetta l’origine del miele, la maggior parte del prodotto importato era edulcorato o sofisticato.
Obiettivo del progetto “Miele 2023” è di “proteggere la produzione italiana dalle interferenze provocate dall’arrivo di miele estero di bassa qualità. Miele spesso spacciato per made in Italy ma prodotto e confezionato all’estero.
Grazie a un’analisi dei flussi di importazioni è stato possibile effettuare dei campionamenti in tutta Italia. Le forze dell’ordine sono così riuscite a individuare diverse irregolarità, in particolar modo è stato intercettato un flusso di import di miele cinese non in regola con la normativa vigente. Oltre alla falsa indicazione di provenienza, le principali irregolarità riscontrare nei mieli sequestrati hanno riguardato l’aggiunta di zuccheri esogeni al prodotto e l’utilizzo di trattamenti non consentiti nell’Unione europea.
Il bilancio dell’operazione ha visto finire sotto sequestro 356 tonnellate di miele irregolare e di bassa qualità, per un controvalore commerciale di oltre un milione di euro.