In due report pubblicati di recente, i produttori di petrolio e gas scommettono sul futuro delle fossili e prevedono una crescita della domanda e della produzione fino al 2050. Alla faccia dei cambiamenti climatici
I produttori di combustibili fossili non hanno dubbi: nonostante la crisi climatica petrolio, gas e carbone continueranno ad avere un ruolo fondamentale nell’economia mondiale.
A metterlo nero su bianco sono stati ExxonMobil, cioè la più grande industria del petrolio made in USA, e l’International Gas Union, cioè l’associazione dei 150 più importanti produttori di gas naturale al mondo.
In due differenti report, l’azienda petrolifera e l’associazione dei produttori di gas hanno spiegato che le prospettive per chi estrae e vende fonti fossili – cioè quelle che causano il cambiamento climatico – sono rosee.
ExxonMobil prevede che la domanda globale di greggio è destinata a restare alta, fino a 100 milioni di barili al giorno fino almeno al 2050.
I produttori di gas, invece, fanno sapere che la domanda di metano nel mondo continua a crescere incessantemente. Tanto che nel 2030 potrebbe esserci un deficit di offerta salvo investimenti nel settore.
Chissà se si tratta di previsioni realistiche o solo un tentativo di convincere il mercato. Di sicuro, per evitare il peggioramento della crisi del clima, governi e decision maker dovranno evitare in tutti i modi distrazioni rispetto alle necessità della transizione energetica e imporre investimenti su progetti di sviluppo di fonti energetiche pulite e rinnovabili.