Mobilità. Si chiama Ikkosboard ed è uno skateboard elettrico, rapido e sostenibile. Brevettato da due ingegneri di Taranto, Christian Gentile e Fabio D’Aniello, può essere usato anche in mare e sulla neve, forse nello spazio, come “flyboard”. Costo a partire da 1.600 euro.
Uno skateboard elettrico, un mezzo di mobilità leggero, rapido e soprattutto sostenibile. Si chiama “Ikkosboard“, come “l’Atleta di Taranto”, città dalla quale proviene. Raggiunge i 25 km/h e gode di una autonomia di percorrenza di 25 chilometri, si ricarica in 15 minuti. Il costo del modello base è di 1.600 euro, mentre quello del full optional è di 2.000 euro.
Mobilità, il bike sharing elettrico sbarca a Roma
Lo skateboard è stato brevettato da due ingengneri tarantini, Christian Gentile e Fabio D’Aniello, ed è prodotto dalla Psykoboard, di cui Gentile è aministratore delegato. E’ costruito a mano, in fibra di carbonio, che gli conferisce leggerezza e resistenza. E’ alimentato da un motore elettrico attivabile anche attraverso bluethooth. Silenzioso, rapido e sostenibile.
IL NOME
Ikkosboard prende il nome da Ikkos, il famoso “Atleta di Taranto“, vincitore del pentathlon – gara sportiva articolata su cinque prove – alla 77ª Olimpiade (472 a.C.); ma fa anche riferimento al protagonista del romanzo “Ikkos l’Atleta di Taranto”.
Mobilità elettrica, la PA del Friuli Venezia Giulia sarà a zero emissioni
MONITORAGGIO AMBIENTALE
Ikkosboard potrà essere dotato di sensori in grado di acquisire parametri legati alla qualità dell’aria. I campionamenti saranno georeferenziati grazie al gps integrato e verranno pubblicati in cloud. Gli utenti saranno così parte attiva della rete di monitoraggio ambientale.
Ex Ilva Taranto, Costa: “Necessario Puglia effettui nuova valutazione qualità aria”
SU ACQUA, NEVE, SPAZIO
Multifunzionale: senza ruote, lo skateboard può essere utilizzato sull’acqua e sulla neve come snowboard. Un ulteriore utilizzo potrebbe essere quello come ipotetico “flyboard” per lo spazio. Lo spazio non è così lontano a Taranto, perché nella vicina Grottaglie sorgerà infatti il primo spazioporto italiano per accogliere, a partire dal 2020, i voli suborbitali.
Rifiuti plastici nell’oceano, una nuova tecnica per tracciarli dallo spazio