La transizione ecologica passa dai tetti. Un gruppo di scienziati sta lavorando a una tecnologia per produrre idrogeno verde sui tetti di casa. Intanto un report afferma che solo in Italia ci sono 110mila aziende che hanno tetti compatibili alla produzione di energia solare
L’idrogeno ha un ruolo fondamentale nella transizione ecologica, soprattutto il cosiddetto “idrogeno verde”, quello cioè prodotto utilizzando energia rinnovabile. Tra qualche anno potremmo iniziare a produrne sui tetti di casa nostra.
È obiettivo di un gruppo internazionale di scienziati che sta lavorando a una tecnologia in grado di produrre idrogeno verde sicuro ed economico grazie all’utilizzo pannelli fotoreattori posizionati sui tetti di casa.
L’idrogeno verde? Si produrrà sui tetti di casa
La possibilità di produrre idrogeno su piccola scala non è una novità. Ciò che ha sempre frenato questo tipo di progetti, però, è stato il costo esorbitante per la sua produzione. Ed è proprio sul costo tecnologico che gli scienziati del tedesco Karlsruhe Institute of Technology e di altri centri di ricerca in giro per il mondo stanno lavorando.
“Per ridurre i costi, utilizziamo geometrie e materiali economici che possono essere fabbricati utilizzando processi di produzione di massa consolidati“, ha dichiarato Paul Kant dell’Institute for Micro Process Engineering del KIT.
Secondo i primi calcoli presentati nella ricerca pubblicata sulla rivista Joule, il costo stimato per ogni metro quadrato di modulo fotoreattore sarebbe di 22 dollari (circa 20 euro).
I tetti delle aziende italiane possono ospitare 30 GW di solare
Ma non è necessario aspettare il perfezionamento della tecnologia tedesca per far fare ai nostri tetti la loro parte nella lotta ai cambiamenti climatici.
La grandissima parte dei nostri tetti, infatti, è in grado di ospitare i pannelli fotovoltaici che generano energia pulita. Non solo quelli di casa.
Secondo una ricerca della tech company Cerved che ha utilizzato dati satellitari e tecnologie di Image Detection basate sull’intelligenza artificiale, solo in Italia ci sono 110mila tetti di stabilimenti e capannoni industriali in grado di ospitare impianti fotovoltaici di grandi dimensioni.
Calcolatrice alla mano, l’azienda ha calcolato in 300 km quadrati la superficie complessiva che sarebbe sufficiente a realizzare 30 Gw di nuove installazioni. Una quantità di energia rinnovabile in grado di coprire il 75% dell’obiettivo al 2030 di potenza fotovoltaica installata per impianti superiori ai 200 Kw.