“I migliori giorni” al cinema le ipocrisie delle festività secondo Edoardo Leo e Max Bruno

Dall’1 gennaio al cinema Leo e Bruno, raccontano l’ipocrisia delle feste. Con Foglietta, Tortora, Gerini, Fresi e Lodovini.

 

Dal 1 gennaio arriva al cinema “I migliori giorni”, una commedia amara, ma realistica diretta da Edoardo Leo e Massimiliano Bruno.

Natale, Capodanno, San Valentino e l’8 marzo, raccontati in un film corale, in quattro episodi, con le ipocrisie, le finzioni e le consuetudini legate a questi particolari giorni dell’anno

I due registi sono anche protagonisti, insieme ad Anna Foglietta, dell’episodio dedicato alla vigilia di Natale

Le parole di Edoardo Leo:Siamo un Paese straordinario, capace di litigare con se stesso, fare pace con se stesso, di prendersi in giro, di far finta che vada tutto bene, e credo che nelle feste comandate diamo il meglio di noi stessi, facciamo finta di voler bene a delle persone che non stimiamo, che detestiamo

“Già questa cosa del ciboha aggiunto l’artista romanoè qualcosa che ci portiamo evidentemente dalla guerra, che poi l’abbiamo ereditata noi, che non l’abbiamo vissuta, l’abbiamo sentita, vissuta, questa angoscia, questo incubo, non c’è abbastanza da mangiare”

Alle dichiarazioni di Leo si sono aggiunte anche quelle di Massimiliano Bruno ed Anna Foglietta: “Sto dopoguerra dura da 70 anni, e lo scacciamo a colpi di lasagne, de tortellini, de mandarini..”

“Poi il ciboha continuato Anna Foglietta è proprio anche la prima forma di ricatto familiare: queste madri che ti dicono: ma come? Ti ho preparato.. Come se tu non potessi sottrarti a questa cosa per onorare questo sacrificio materno che ti nutre, che ti continua a nutrire come fosse una grande tetta felliniana

Claudia Gerini e Stefano Fresi sono invece protagonisti dell’episodio dell’8 marzo.

Nel film entrambi lavorano in televisione, che, spesso, nel giorno della festa della donna diventa la fiera dei luoghi comuni e dell’ ipocrisia.

“Purtroppo ci ricorda il paradosso, no? Festeggiare che cosa? Festeggiare troppi secoli di patriarcatoha detto la Gerinimaschilismo, e quindi è un po’ un paradosso, perché poi tutti gli anni diciamo: deve essere tutti i giorni l’8 marzo“,

Alle dichiarazioni della Gerini, sono seguite quelle di Stefano Fresi: “Il problema è che qualsiasi cosa venga fatta, anche con ottime, ingenue intenzioni, è ghettizzante”.

“Quando si smetterà di festeggiare ha concluso – allora avremo vinto veramente, sarà normale”

Nel cast anche Max Tortora, Luca Argentero, Valentina Lodovini e Paolo Calabresi