Nasce a Grottaferrata il Museo dell’olio, un centro innovativo di divulgazione e ricerca, dove è possibile vivere esperienze valoriali oltre la semplice esposizione museale.
Nella splendida cornice della tenuta di Villa Cavalletti a Grottaferrata in provincia di Roma, nasce il Museo dell’Olio. Il primo percorso espositivo dedicato alla cultura olivicola e agricola di quest’area a sud est di Roma.
Questo nuovo capitolo, nato per lasciare un’eredità culturale e agricola dei Castelli Romani, segue un importante operazione di restauro del Villino Rosso della tenuta, condiviso con il ministero dei Beni Culturali.
Il Villino Rosso – Museo dell’Olio si pone come un centro innovativo di divulgazione e ricerca, ma anche come un’esperienza naturalistica.
“L’oleoturismo rappresenta una grande opportunità per l’Italia e per i territori olivicoli come i Castelli Romani – afferma Tiziana Torelli, Ingegnere Ambientale dell’Azienda Agricola Tierre – con la recente legge, viene data una legittimazione normativa a questa pratica che è fondamentale sia sviluppata con professionalità e attenzione. Come avviene nell’enoturismo, occorrono strutture adeguate all’accoglienza e una preparazione specifica. Non basta avere un buon olio: servono conoscenze approfondite per spiegare al pubblico le caratteristiche di un millenario prodotto di uso quotidiano e per offrire un’esperienza formativa immersiva”.
L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico a un patrimonio di conoscenze antiche e sostenibili all’interno del contesto dell’oleoturismo, pratica recente e in crescita, che sta diventando un’attrattiva importante nelle aree di produzione di tutta Italia.
Con la guida di agronomi esperti si potrà passeggiare tra i 3000 olivi – dal 2022 nel Presidio Slow Food degli Olivi secolari – si prosegue nelle sale espositive dedicate alla cultura dell’olio, dalle sue origini antiche ai nuovi processi di produzione biologica e sostenibile, si attraversa il frantoio e il laboratorio olfattivo, dove i visitatori insieme a sommelier e assaggiatori professionali dell’olio possono partecipare a sessioni di analisi sensoriali e degustazioni, approfondendo le qualità aromatiche e organolettiche dell’olio extravergine.
I Castelli Romani esprimono al meglio le potenzialità del turismo rurale e rigenerativo che sta rinnovando le formule di incoming con attività differenziate, diventando un volano di crescita: perché alleggerisce il sovraffollamento turistico di Roma, offrendo ai visitatori una dimensione ambientale più tranquilla e autentica a pochi passi dalla capitale, per motivare i giovani a restare nei territori di origine, anziché abbandonare le campagne, e come opportunità di sviluppo di un’economia agricola redditizia che contribuisce a mantenere il paesaggio e la bellezza del territorio, con un impatto positivo per le strutture ricettive e per l’intera comunità, in linea con il protocollo di sostenibilità di Villa Cavalletti e di Ospitalità Castelli Romani.