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Mentre il ghiaccio Artico arriva a Dubai per finire nei cocktail, i ghiacciai ne perdono 30 milioni di tonnellate all’ora

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Ghiaccio purissimo, trasparente, che non è stato mai a contatto con il suolo. È quello che la società Artic Ice fa arrivare a Dubai dalla Groenlandia. Ma l’isola sta perdendo 30 milioni di tonnellate di ghiaccio all’ora, siamo sicuri che questa sia una buona idea?

Nei locali di lusso della capitale degli Emirati Arabi Uniti si potrà quindi sorseggiare un cocktail con cubetti di ghiaccio purissimo che hanno viaggiato per 9.000 miglia nautiche. Un percorso calcolato dal Guardian che dura circa 19 giorni, che secondo la startup ha un basso impatto ambientale: “Le operazioni sono progettate per ridurre al minimo l’impatto ambientale. Utilizziamo le rotte cargo esistenti in modo più efficiente, riducendo le emissioni di CO2 per container spedito da e verso la Groenlandia”, spiega Artic Ice.

L’azienda dichiara che il suo obiettivo è diventare presto carbon neutral, impiegando ad esempio navi ibride o alimentate a batteria per il trasporto del ghiaccio. L’idea che sui social Artic Ice definisce “geniale”, ha generato divisioni tra chi supporta l’iniziativa, che mirerebbe a non sprecare risorse naturali che altrimenti si scioglierebbero in mare e chi invece sostiene che abbia un impatto ambientale troppo alto, visto anche il lungo tragitto, soprattutto perché andrebbe solo a rinfrescare le bevande di uno dei Paesi più ricchi del mondo.

La Groenlandia sta perdendo 30 milioni di tonnellate di ghiaccio all’ora

Va considerato inoltre che la Groenlandia subisce da anni gli effetti del cambiamento climatico, con lo sciogliemento dei ghiacciai che diventa sempre più pesante e frequente. Un equilibrio fragile che purtroppo rischia di rompersi, come conferma lo studio pubblicato su Nature, secondo cui la calotta glaciale dell’enorme isola sta perdendo in media 30 milioni di tonnellate di ghiaccio all’ora, il 20% in più di quanto si pensasse in precedenza.

Gli scienziati temono che questa ulteriore fonte di acqua dolce che si riversa nel Nord Atlantico possa anticipare il collasso delle correnti oceaniche chiamato Circolazione Meridionale dell’Atlantico (Amoc), con gravi conseguenze per l’umanità.

“I cambiamenti attorno alla Groenlandia sono enormi e stanno accadendo ovunque: quasi tutti i ghiacciai si sono ritirati negli ultimi decenni”, ha affermato il dottor Chad Greene, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa negli Stati Uniti, che ha guidato la ricerca. “È logico che se si scarica acqua dolce nell’Oceano Atlantico settentrionale, si ottiene sicuramente un indebolimento dell’Amoc”.

Quindi prelevare il purissimo ghiaccio dai fondali è una buona idea oppure no? Di certo, il suo trasporto fino al Golfo Persico (anche se con navi cargo che sarebbero tornate vuote in Europa) un impatto ambientale ce l’ha. Su quanto evidenziato dallo studio statunitense, forse meno acqua dolce nel mare e più nei cocktail potrebbe alleviare l’influenza sulle correnti oceaniche? Potrebbe essere una “goccia nel mare” che forse sarebbe meglio lasciare dov’è.

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