“Finché continuiamo a fare il loro gioco, alle loro condizioni, questo è tutto quello che otterremo: le briciole degli avanzi“. L’attivista svedese Greta Thunberg non è affatto contenta di come si è concluso il Consiglio europeo di Bruxelles.
“Come atteso, il Consiglio europeo è finito con alcune belle parole, qualche vago, distacco e incompleto obiettivo climatico, impossibile da tracciare e la completa negazione dell’emergenza climatica“. Il commento su Twitter dell’attivista per l’ambiente, Greta Thunberg dopo quanto stabilito dal Consiglio Europeo per i fondi post Covid.
Clima, Greta Thunberg chiede a Canada e Norvegia di rispettare i propri impegni
As expected the #EUCO resulted in some nice words, some vague distant incomplete climate targets nearly impossible to track and a complete denial of the climate emergency.
As long as we keep playing their game on their terms this is all we’ll get- the leftover breadcrumbs. 1/2->— Greta Thunberg (@GretaThunberg) July 21, 2020
“Finché continuiamo a fare il loro gioco, alle loro condizioni, questo è tutto quello che otterremo: le briciole degli avanzi“. “Possiamo avere tutti gli incontri che volete – continua la giovane attivista in un altro tweet – finché la crisi climatica non verrà trattata come una crisi, non vedremo le azioni di cui abbiamo bisogno“.
Greta Thunberg, il discorso a Bruxelles: “Il testo dell’UE è una resa” VIDEO
La giovane attivista vuole portare l’attenzione sul fatto che la crisi climatica non viene trattata come tale e non è un’urgenza. L’invito è quello a firmare una lettera aperta di Greta Thunberg al Consiglio Europeo dove viene sottolineato come, nonostante l’emergenza Covid-19, nel mondo siano troppi i leader che non hanno agito e non sono intervenuti per fronteggiare l’emergenza climatica, non da meno, che continua ad avanzare drammaticamente.
L’appello chiede, “con effetto immediato”, di “cessare gli investimenti nell’esplorazione e nell’estrazione di combustibili fossili, di cedere tutti i sussidi a questi combustibili e di abbandonare completamente e immediatamente i combustibili fossili“. Per gli autori, la crisi sul Covid-19 e la mobilitazione che ha provocato in tutto il mondo ,mostrano “che la crisi climatica non è mai stata trattata come una crisi, dai politici, dai media, dal mondo degli affari o della finanza”.
Tra gli oltre 3mila primi firmatari di 50 Paesi, diversi rinomati scienziati climatici, come Hans Joachim Schnellnhuber, e i professori Kevin Anderson e Michael Mannm, ma anche l`ong Greenpeace e l’ex ministro francese Nicolas Hulot figurano nell’elenco.