Greta Thunberg al Forum di Davos: “Basta investimenti su fonti fossili”

L’attivista svedese, insieme alle altre portavoci di Fridays for Future, consegnerà simbolicamente ai rappresentanti delle aziende petrolifere presenti al Forum Economico Mondiale la petizione contro gli investimenti sulle fonti fossili che ha raggiunto già 900mila firme (e viaggia verso quota un milione)

L’agenda di Greta Thunberg in questi giorni deve essere assai piena. L’attivista climatica, dopo aver presenziato alle proteste per bloccare l’ampliamento della miniera di carbone a Lützerath, in Germania, e essersi fatta arrestare dalla polizia tedesca, è arrivata a Davos, in Svizzera, dove si sta tenendo la 22esima edizione del Forum Economico Mondiale.

La più famosa tra le attiviste climatiche, però, non è da sola. La accompagnano l’ugandese Vanessa Nakate, la tedesca Luisa Neubauer e l’ecuadoriana Helena Gualinga. Saranno loro a consegnare – seppur simbolicamente – ai rappresentanti di Big Oil presenti al Forum la petizione online che ha raggiunto quota 900mila firme e in cui si chiede di fermare immediatamente l’apertura di nuovi siti di estrazione di petrolio, gas e carbone, e smetterla di bloccare la transizione verso l’energia pulita.

Greta e le altre non sono le uniche a parlare di crisi climatica a Davos. L’ha fatto prima di loro il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in una forte stoccata alle aziende petrolifere alle quali ha chiesto di modificare il loro modello di business perché quello attuale è incompatibile con la sopravvivenza della specie.

E lo ha fatto anche l’attore Idris Elba che con la moglie Sabrina ha ricevuto il premio Crystal Award 2023 del World Economic Forum dedicato agli artisti impegnati nel sociale per il suo impegno nel combattere il cambiamento climatico e sostenere la sicurezza alimentare in diversi paesi del Sud del mondo.

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