Home Attualità Greenpeace, la lettera a IKEA: “Fermate la deforestazione dei Carpazi”

Greenpeace, la lettera a IKEA: “Fermate la deforestazione dei Carpazi”

Greenpeace scrive una lettera a IKEA “Fermate la deforestazione dei Carpazi”

Deforestazione dei Carpazi rumeni, l’appello di Greenpeace al CEO del gruppo Ikea: “Fermate questa follia”

Greenpeace lancia un nuovo appello contro la deforestazione delle foreste antiche dei Carpazi rumeni, ad opera di sette aziende che producono mobili per Ikea.

L’associazione ambientalista ha denunciato il colosso svedese, accusandolo di contribuire al deterioramento delle foreste ricche di biodiversità. Secondo il report presentato da Greenpeace, più del 50% delle foreste vetuste della Romania sono scomparse negli ultimi 20 anni, a causa della corruzione e della scarsa applicazione della legge.

In Romania, circa 3.000 chilometri quadrati di foreste sono classificati come siti Natura 2000 e quindi protetti dalle leggi europee. Ciò non è bastato a fermare la deforestazione da parte dell’industria del legname romeno che, secondo le indagini della Ong, rifornisce poi le aziende produttrici di almeno 30 prodotti Ikea venduti in 13 paesi.

Ora Greenpeace, con una lettera aperta indirizzata a Jon Abrahamsson Ring, CEO di Inter Ikea Group, chiedendo un cambio di rotta dell’azienda in favore della protezione delle foreste.

“Invece di essere parte del problema, vi invitiamo a diventare parte della soluzione e a prendere provvedimenti immediati per garantire la totale esclusione, dalla vostra filiera, di legno proveniente dalle foreste vetuste e da altre aree naturali ad alto valore di conservazione”, si legge nella lettera di Greenpeace.

L’associazione inoltre, chiede al colosso dei mobili di “riconoscere e sostenere pubblicamente l’attuazione delle strategie europee per la biodiversità, in particolare il raggiungimento dell’obiettivo di rigorosa protezione di almeno il 10% del territorio dell’Unione Europea”.

Per Ikea, la casa è “dove tutto ha inizio”. Sulla casa per eccellenza però, le foreste vetuste – ecosistemi ad elevata biodiversità – stanno scomparendo perché il loro legno entra nelle abitazioni sotto forma di mobili low cost.