Secondo l’indagine “Fondi pubblici in pasto ai maiali”, 165 Comuni della Regione Lombardia hanno superato i limiti di legge per l’azoto degli allevamenti intensivi finanziati con soldi dell’Unione Europea.
Che gli allevamenti intensivi contribuiscano all’inquinamento è cosa nota. Eppure, migliaia di animali continuano a essere reclusi in strutture con condizioni igienico-sanitarie precarie. Una vera e propria bomba a orologeria che, se non invertiamo la rotta verso un’industria zootecnica sostenibile, potrebbe avere effetti catastrofici per il pianeta Terra.
Secondo l’indagine “Fondi pubblici in pasto ai maiali” di Greenpeace Italia, 165 Comuni della Regione Lombardia hanno superato i limiti di legge per l’azoto degli allevamenti intensivi finanziati con soldi dell’Unione Europea, dunque, di tutti noi. Tra i territori più colpiti, le province di Brescia, Cremona, Bergamo e Mantova. Proprio per questo l’Italia, che sta ignorando i dati allarmanti, potrebbe pagare ingenti sanzioni per non avere protetto la sua popolazione. Una soluzione, però, c’è, attraverso la proposta di legge “Oltre gli allevamenti intensivi” di Greenpeace Italia.
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