Greenpeace: “Le emissioni di gas serra causeranno 360mila morti entro il 2100”

“Le emissioni di gas serra delle compagnie del gas e del petrolio uccideranno centinaia di migliaia di persone nei prossimi decenni”. È questo il messaggio di Greenpeace, l’associazione ambientalista ha dato vita a un’azione per denunciare le conseguenze dell’uso di combustibili fossili in termini di perdite di vite umane da parte delle nove principali compagnie; Shell, TotalEnergies, BP, Equinor, Repsol, OMV, Orlen, e Wintershall Dea e anche l’italiana Eni.

All’alba un gruppo di attivisti si è arrampicato proprio sulla cima del palazzo dell’Eni a Roma per srotolare uno striscione con la scritta che ricorda come le emissioni di oggi equivalgano alle morti del futuro.

In contemporanea all’azione Greenpeace presenta un report a Dubai che, utilizzando un modello statistico, calcola come, senza cambiare lo sfruttamento delle fonti fossili, le nove compagnie si renderebbero colpevoli della morte di 360mila persone entro il 2100. 27mila decessi vengono imputati direttamente a Eni.