Tra Roma e Frascati sì è svolta la tre giorni dedicata al XVI Forum internazionale della Salvaguardia della Natura “Building Future Together”, “Il punto di svolta: insieme si puo’, organizzato dall’Associazione Culturale Greenaccord con la collaborazione dei suoi partner tecnici e i media partner, e con il patrocinio del CONI, dell’ UNESCO, della Regione Lazio, del Consiglio Regionale del Lazio, del Comune di Roma, dell’USSI, del Comune di Frascati, della FNSI, dell’UCSI, della ENAJ e di BioArchitettura.
Transizione energetica e digitale, cambiamenti climatici, pandemie e conflitti socio-culturali, sono le grandi sfide alle quali l’umanità è chiamata a rispondere.
Serve un radicale cambio di paradigma, ma per farlo è necessario lavorare tutti insieme.
Insieme è la parola chiave del XVI Forum internazionale della Salvaguardia della Natura “Building Future Together – il punto si volta: insieme si può”, organizzato dall’Associazione Culturale Greenaccord.
“La nostra scelta di aprire il Forum con una riflessione sul protagonismo delle donne – ha dichiarato Alfonso Cauteruccio, Presidente di Greenaccord Onlus – nasce dal consapevole riconoscimento del valore di quanto le donne, con la loro creatività e genialità e generosità, stanno operando nel mondo in termini di attivismo, di ricerca scientifica, di sensibilità politica e di scelte concrete. Appare chiaro che le donne hanno una marcia in più e sanno essere più determinate e incisive”.
Tra i tanti temi affrontati durante la tre giorni, le prospettive e le opportunità per una transizione ecologica ed energetica equa e giusta, con particolare attenzione alle best practice nazionali e internazionali in tema di economia circolare, energie rinnovabili, agricoltura rigenerativa e di precisione, decarbonizzazione urbana e finanza climatica.
“Parafrasando il sociologo Beck, nella nostra moderna società del rischio – ha dichiarato Giuseppe Milano, Segretario generale di Greenaccord – la sfida collettiva che ci deve vedere impegnati, mediante l’uso etico e consapevole delle nuove tecnologie industriali e digitali, è sia quella dell’adattamento ai fenomeni naturali sempre più intensi e frequenti, sia quella di una profonda e coraggiosa rivisitazione dei nostri quotidiani stili di vita, nonché pratiche di consumo, perché il nostro vigente modello economico lineare impatta dolentemente sui fragili ecosistemi del pianeta esasperando la vulnerabilità dei Paesi in Via di Sviluppo che oggi sono quelli maggiormente colpiti dalle catastrofi ambientali, pur essendo i meno responsabili delle crescenti concentrazioni di anidride carbonica in atmosfera. Oggi sostenibilità e solidarietà devono essere le due facce di una stessa medaglia: quella di una realtà da aumentare nei dettami dell’ecologia integrale, come ci ricorda sempre Papa Francesco”.
Grazie al contributo dei prestigiosi relatori nazionali e internazionali, il Forum ha potuto affrontare da diversi punti alcuni dei settori delle attività umane più significative che possono contribuire al cambiamento nel breve termine: il contributo della politica e delle Istituzioni, quello dell’economia e della finanza, della tecnologia e dell’impresa, ma anche dello sport e del genio femminile.