Il Green Movie Award è un riconoscimento simbolico attribuito a opere e a personaggi che rappresentano i valori legati alla sostenibilità.
Venerdì 25 ottobre 2024, alle ore 11.00, nella suggestiva cornice della Festa del Cinema di Roma, presso lo Spazio Lazio Terra di Cinema della Regione Lazio, ha avuto luogo la premiazione del “Green Movie Award 2024”, giunto alla sua settima edizione.
Nell’ultimo decennio abbiamo assistito ad un’imponente crescita di manifestazioni e festival culturali green che si affiancano a un eco-filone cinematografico sempre più ricco e alla nascita di un’industria protesa alla sostenibilità, al risparmio energetico, sensibile all’uso delle risorse rinnovabili e alla riduzione delle emissioni di CO2, a conferma di come i temi ambientali stiano diventando un’urgenza e una priorità anche per il mondo della settima arte.
Il Green Movie Award è un riconoscimento simbolico attribuito a opere e a personaggi che rappresentano i valori legati alla sostenibilità, efficaci nel sensibilizzare il pubblico e a coinvol-gere la filiera produttiva, filmmakers e distributori, in pratiche responsabili all’interno di un processo generale di tutela ambientale.
Alla cerimonia hanno partecipato: Massimiliano Pontillo, Direttore responsabile Eco in Città (Pentapolis Group) e Responsabile re-lazioni esterne Assobenefit, Marino Midena, Direttore artistico Green Movie Award e Direttore AntropoCine, Maria Giuseppina Troccoli, Commissario Straordinario e Direttore Roma Lazio Film Commission.
Il Green Movie Award è promosso da Pentapolis, insieme ad Eco in Città, con il supporto della Regione Lazio, in collaborazione con l’associazione Roma Green AntropoCine, e con la parteci-pazione di Assobenefit.
I premi assegnati
- Marco Amenta, regista, per il film ‘Anna’
Un personaggio femminile potente come pochi nel cinema italiano. Una storia vera che mette in evidenza le criticità della nostra società: modernità contro tradizione, uomini contro donne; capitalismo contro ambiente. Un film, finalmente, eco-femminista, che mostra come la violenza alla donna sia spesso anche violenza alla Terra.
- Francesco De Augustinis, regista, per il film ‘Until the end of the world’
Una fotografia impietosa della realtà drammatica dell’industria degli allevamenti ittici. Da una presunta idea di sostenibilità del settore, il documentario mostra l’inquinamento di paradisi naturali, la distruzione di piccole economie locali e svela un’economia colonialista, una totale violazione del benessere animale. Se il caso del docu-film “Food for profit” denuncia gli alleva-menti intensivi della carne, ‘Until the end of the world’ mostra con altrettanta forza cosa acca-de negli allevamenti in acqua. Un film rivelatore.
- Loredana Cannata, attrice, per il suo impegno ambientale
Da anni alterna il suo lavoro di attrice alla sua passione civica, con un impegno particolare sul fronte dei diritti umani e della giustizia sociale ed economica. Dal 2012 è attivista per i diritti degli animali e della natura: “perché sono gli ultimi fra gli ultimi, quelli che non hanno voce”. Loredana Cannata potrebbe rappresentare uno dei primi esempi italiani di Green Star. In realtà molto più green, perché oltre alla sua immagine, ha messo il cuore a disposizione del movimento pacifista.
Consegnata anche una Menzione speciale a Lia Furxhi, Direttrice Festival Cinemambiente. A metà degli anni ’90 un gruppo di pionieri ha avuto l’intuizione di organizzare un Festival che cominciò a raccontare l’ambiente con un linguaggio nuovo, quello del cinema. Ed è ancora così, per chi oggi ha raccolto il lascito del fondatore Gaetano Capizzi: la realtà unica di ‘Cinemambiente’.