Green Energy Day, l’evento di AVS per le rinnovabili

Una serie di eventi in tutta Italia e una conferenza a Roma, con esponenti istituzionali e grandi esperti del settore, per ribadire il no alle fonti fossili e al nucleare, una tecnologia a cui il governo vorrebbe tornare ma non in grado di contribuire al raggiungimento dei prossimi target fissati per la decarbonizzazione. 

Una serie di eventi in tutta Italia e una conferenza a Roma, con esponenti istituzionali e grandi esperti del settore, in presenza o collegati da remoto. Sabato 25 gennaio è stato il Green Energy Day, l’evento organizzato da Alleanza Verdi-Sinistra per ribadire la necessità di investire sempre di più nella diffusione delle energie rinnovabili e contro l’ipotesi di un ritorno al nucleare.

Il ricorso all’energia atomica da fissione, compresi i piccoli reattori modulari, viene caldeggiato fortemente dal governo ma si tratta di una tecnologia costosa e che non potrà essere implementata rispettando i tempi fissati a livello nazionale ed europeo per la decarbonizzazione.

Tanti i temi affrontati nel corso dell’appuntamento romano, come l’efficienza e la sicurezza, il contrasto alla povertà energetica e, ovviamente, l’esigenza di abbandonare quanto prima le fonti fossili, compreso il gas.

Bonelli (AVS): “Caro energia emergenza sociale”

Il caro energia è un’emergenza sociale perché sta impoverendo milioni di famiglie italiane, mentre le società energetiche, nel nostro Paese, negli ultimi due anni, hanno realizzato oltre 60 miliardi di euro di extra-profitti” – ha spiegato Angelo Bonelli, deputato e portavoce nazionale di Europa Verde, che ha organizzato l’appuntamento all’hotel The Hive di Roma – “Giorgia Meloni non vuole le rinnovabili perché sono più economiche e così fa un favore alle grandi società energetiche“.

Il Prof. Basile: “Con le rinnovabili per la decarbonizzazione”

Questo Paese è parte dell’Europa, quindi siamo tutti allineati e dobbiamo rispettare gli obiettivi europei del 2030, quindi con il Fit For 55 (la riduzione del 55% delle emissioni), per cui sono stati anche prodotti dei Piani nazionali. Particolarmente importante è la scelta della Commissione europea di procedere in questo percorso, volendo arrivare al 90% entro il 2040, per evitare l’aumento delle temperature oltre quello che stiamo già osservando e che porta fenomeni meteorologici estremi di cui il nostro Paese è già stato vittima” – il punto del Prof. Francesco Luca Basile, docente di Chimica industriale all’Università di Bologna, tra gli esperti intervenuti durante la conferenza – “Dobbiamo stare dentro questo percorso, e penso che per noi sia tanto obbligato quanto conveniente, perché di fatto le energie rinnovabili sono le più economiche e rispondono alla necessità di ridurre i costi per le famiglie e per le imprese. Sono anche le più sostenibili, permettono di ridurre le emissioni e possono essere utilizzate in tempi veloci, al contrario del nucleare, di cui non abbiamo ancora idea di quale possa essere la tecnologia e i cui tempi sono molto lunghi“.

Il Prof. Basile: “Sulle rinnovabili in Italia tutte le potenzialità”

Non dobbiamo dimenticare, soprattutto, che le rinnovabili ci permettono di sviluppare tecnologie che utilizzano fonti energetiche presenti sul nostro territorio e possono ricorrere a competenze e filiere di sviluppo della tecnologia con base sul nostro territorio” – ha aggiunto il Prof. Basile – “L’Italia, ad esempio, è leader nelle pompe di calore per sistemi industriali, quindi per decarbonizzare l’industria. Siamo leader anche in alcuni settori relativi all’idrogeno (in particolare sugli elettrolizzatori), possiamo giocare una parte significativa sull’eolico, compreso quello offshore. Possiamo, di fatto, basare la nostra idea di futuro sulle rinnovabili. Questo ci permetterebbe, in particolare, di spostare l’attenzione allo sviluppo del Paese nella parte meridionale, dal momento che la maggior parte delle fonti rinnovabili sono presenti in quei territori. Quindi, possiamo immaginare, in particolare per il Sud Italia, un nuovo processo di sviluppo basato sulla sostenibilità e sulle rinnovabili“.