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Una breve, ma violentissima grandinata ha colpito la Marsica e in particolare la zona del Fucino.

Una grandinata breve, ma intensa e violenta, ha colpito ieri la Marsica (e in particolare la zona della Valle del Fucino). E ora si iniziano a contare i danni alle colture, come spiega Coldiretti. La pioggia che hanno interessato ieri la zona, diventata poi grandine, ha devastato parecchi campi coltivati nei territori di Celano, Cerchio, Aielli, San Benedetto, Pescina e Avezzano.

Nella Valle del Fucino si producono due milioni di quintali di patate e 1,2 milioni di quintali di carote, per un fatturato di diverse centinaia di milioni di euro. Gli ettari di terra fertile sono circa 13mila, con tremila aziende agricole e 15mila lavoratori. “Le colture colpite sono principalmente ortaggi appena piantati (cipolline, pomodori, patate e carote) a cui si aggiungono spinaci e piselli quasi pronti per essere raccolti” – spiega Coldiretti L’Aquila – “Stiamo valutando l’importanza del danno per capire se ci sono i presupposti per la richiesta dello stato di calamità. Oggi, più che mai, i cambiamenti climatici incidono sui raccolti“.

A tal proposito, Coldiretti osserva che nei primi quattro mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2021, in Italia si è verificato il 29% in più di eventi climatici estremi. “Questa situazione è costata all’agricoltura italiana oltre 14 miliardi di euro in un decennio. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte subisce le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli“, ricorda Coldiretti.

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