https://www.youtube.com/watch?v=c9NVeQyP4zsIn questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Granchio blu, firmati i decreti per l’emergenza; 2) Vinitaly scalda i motori a Bruxelles; 3) Osservatorio Agrofarma, più investimenti in ricerca e sviluppo; 4) La primavera risveglia la voglia di orto e giardino
In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Granchio blu, firmati i decreti per l’emergenza: Sono stati firmati dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, i decreti che dichiarano il carattere di eccezionalità della diffusione del Granchio blu in Veneto ed Emilia-Romagna. Il riconoscimento è stato possibile grazie alla modifica normativa che ha esteso l’applicazione del Fondo di solidarietà nazionale, in passato utilizzato solo per il settore agricolo, alla pesca e all’acquacoltura.
2) Vinitaly scalda i motori a Bruxelles: Milleduecento top-buyer, numero in crescita del 20% sull’edizione 2023 e del 70% rispetto a 2 anni fa. Questo l’obiettivo che Vinitaly, insieme a Ice-Agenzia, si è posto per la sua 56ª edizione, in programma a Veronafiere dal 14 al 17 aprile prossimi. Se n’è parlato nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Bruxelles.
3) Osservatorio Agrofarma, più investimenti in ricerca e sviluppo: Oltre 30 milioni l’anno vengono investiti in attività di ricerca e sviluppo da parte delle aziende associate ad Agrofarma, agricoltura 4.0 in crescita e superfici coltivate secondo metodo biologico in Italia in continuo aumento. È la fotografia scattata dal nuovo Osservatorio Agrofarma, il report di Agrofarma – Federchimica realizzato da Areté. La forte connessione con i settori altamente innovativi dell’agritech e delle biotecnologie, degli input agricoli a più basso impatto – sottolinea il rapporto – fa sì che queste imprese giochino un ruolo di primo piano nell’accompagnare l’agricoltura e le filiere nel percorso della transizione ecologica. Per quanto riguarda le attività di investimento, la spesa destinata allo sviluppo di prodotti agrofarmaci è di circa il 2,9% del fatturato totale per azienda, contro una media, secondo l’Istat, dell’1,5% del comparto industriale. Quanto all’agricoltura biologica, l’Osservatorio evidenzia come queste superfici continuino a crescere. L’incidenza sulla Superficie agricola utilizzata totale italiana (pari al 20% nel 2023 con 2,3 milioni di ettari totali) è di gran lunga superiore alla media europea del 9%. Un trend di crescita costante che si riflette anche nell’offerta di agrofarmaci, per i quali il fatturato delle vendite di prodotti autorizzati per l’impiego nel biologico è di 134 milioni di euro, pari a circa il 12% del fatturato totale. A crescere sono anche le imprese biotech, quasi raddoppiate negli ultimi 15 anni con un fatturato 2022 di circa 13,6 miliardi di euro.
4) La primavera risveglia la voglia di orto e giardino: L’arrivo della primavera risveglia la voglia di verde e aria aperta degli italiani. Oltre sei italiani su dieci (61%), sono tornati a dedicare parte del tempo libero alla cura di orti, giardini, balconi e terrazzi per la produzione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane, ma anche di piselli, fagioli fave e ceci da raccogliere all’occorrenza, oltre che di fiori e piante ornamentali. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sugli “Italiani nell’orto tra pollice verde e…nero”. Il luogo più gettonato dove dare spazio al proprio estro di aspirante contadino è l’orto o il giardino, seguiti dal terrazzo o dal balcone. Una minoranza deve accontentarsi del davanzale della finestra, ma c’è anche chi ha approfittato dell’opportunità messa a disposizione dagli enti locali con la presenza di circa 2 milioni di metri quadrati destinati ad orti urbani. “Mentre in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione, che sono diventati i più assidui e motivati coltivatori fai da te”. Una passione che non richiede grandi investimenti o spazi grazie alle diverse soluzioni in commercio: dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi. “L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino – afferma la Coldiretti – si stima intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati per acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. È fondamentale però conoscere alcune regole: individuare lo spazio giusto, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone e scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua”.