In Emilia Romagna, oltre alle misure già approvate dal governo, l’Università di Bologna sperimenta in collaborazione con la Regione, un progetto che si inserisce nel Fondo europeo degli affari marittimi della pesca e dell’acquacoltura.
Si tratta di ripopolare con dei polpi alcune aree idonee e ricche di granchio blu. La speranza è che i polpi possano ridurre la popolazione di granchi mangiandoli poiché la specie, pur essendo autoctona, negli ultimi anni ha moltiplicato a dismisura la sua popolazione facendo strage di vongole e cozze.
In particolare, come riportato dalla Regione Emilia Romagna, la zona di Goro e i canali adduttori di Comacchio “sono le aree maggiormente colpite in Italia dalla diffusione del granchio blu: qui venivano prodotte circa 16mila tonnellate di vongole -che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea- con un’occupazione di circa 1.700 addetti.”
#Granchioblu, dalla @RegioneER 1 ulteriore milione di euro a sostegno delle imprese colpite. Al via una collaborazione con @Unibo. @mdepascale e @AlessioMammi: “Continuiamo a fare la nostra parte ma serve azione tempestiva nazionale”
La #notizia https://t.co/QrFjlH9fOP pic.twitter.com/aTb1OvOGap— Regione Emilia-Romagna (@RegioneER) January 30, 2025
“E’ in corso una vera e propria emergenza economica e sociale, con decine e decine di famiglie che rischiano di perdere quella che è la loro fonte di reddito principale– hanno sottolineato de Pascale e Mammi ( presidente e assesore all’Agricoltura della Regione)-. Come Regione non abbiamo mai fatto mancare il nostro appoggio a queste comunità e continueremo a sostenerle e aiutarle, lo dimostra anche quest’ultimo stanziamento. Ma è evidente che serve mettere in pratica il Piano nazionale annunciato dal commissario straordinario Caterino, perchè le nuove misure entrino a regime il prima possibile. Per questo gli abbiamo anche chiesto di venire a presentarlo qui in Emilia-Romagna”.
Il progetto “Octo Blu” prevede la deposizione di paralarve di polpo che dovrebbero apportare benefici alla biodiversità ed alla sostenibilità ambientale. Le zone selezionate sono comprese in un tratto della costa Romagnola che va da Ravenna a Cattolica.
“Durante tutto il periodo di durata del progetto, verrà eseguito un costante monitoraggio e controllo delle attività svolte, per garantire il rispetto delle tempistiche e dei risultati attesi. La verifica dei risultati potrà avvenire conducendo monitoraggi regolari nelle aree di rilascio per valutare la presenza e la distribuzione dei polpi rilasciati e del granchio blu.”
L’iniziativa si somma allo stanziamento di 10 milioni di euro già stabilito e da impiegare tra il 2025 e il 2026 per contrastare la proliferazione del granchio blu. Dal sostegno ai pescatori, alla bonifica delle acque, alla sperimentazione di barriere in acqua fino al tentativo di importare vongole più resistenti al granchio, le misure che verranno sperimentate costituiscono un tentativo di risollevare un settore che vale 100 milioni di euro e che è stato quasi cancellato dall’emergenza.
Il “Piano di intervento per contenere e contrastare il fenomeno della diffusione e della proliferazione della specie granchio blu” è il risultato della collaborazione tra il Commissario Straordinario per il Granchio Blu, Enrico Caterino, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Il Piano vuole salvare il settore messo in ginocchio dal granchio. Sebbene si tratti di una specie autoctona, le temperature elevate degli ultimi anni hanno permesso al granchio blu di riprodursi a dismisura e divorare quasi il 100% di cozze e vongole nostrane. Entro l’estate sarà possibile valutare l’efficacia delle nuove misure per fare un primo bilancio.
ISPRA, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), CREA, Capitanerie di Porto ed Enti territoriali delle regioni più colpite dall’emergenza collaboreranno per la messa in campo degli interventi.
A margine dell’incontro il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato ai microfoni di TeleAmbiente: “Abbiamo lavorato in questi anni sostenendo le azioni che venivano proposte per affrontare un fenomeno nuovo. Abbiamo lavorato poi con i centri di ricerca, con tutti quelli che potevano contribuire alla redazione di un piano che fosse efficace sia per il rilancio delle attività di acquacoltura che per noi sono fondamentali, in particolare ovviamente l’allevamento della vongola verace, sia per utilizzare il granchio blu ai fini di crescita economica e sviluppo, anche attraendo investimenti esteri molto interessati a questo prodotto. Oggi l’incontro con le associazioni, con le amministrazioni di carattere locale e regionale ha decretato il successo del sistema Italia perché di questo dobbiamo parlare. Quando si lavora insieme si lavora meglio, si ottiene di più, si risparmiano fondi o si utilizzano al fine di far crescere la ricchezza e non solo per tamponare i problemi.”
Presentato il nuovo piano per il contenimento del granchio blu. Un piano serio, redatto con rapidità ed entro i tempi stabiliti grazie a un lavoro di sistema. Grazie al Ministro @GPichetto per la collaborazione ed al commissario Caterino per l’impegno e la competenza dimostrati. pic.twitter.com/dkkBOw7Dq3
— Francesco Lollobrigida (@FrancescoLollo1) January 22, 2025
“Il piano contro il granchio blu – ha detto il Commissario Enrico Caterino – è il frutto di un lavoro congiunto realizzato in collaborazione con ministeri, Regioni, pescatori e altri attori coinvolti, a cui va un sentito ringraziamento per il contributo fondamentale offerto. La strategia integrata prevede pesca selettiva, monitoraggio e protezione degli ecosistemi, con interventi concreti che vedranno protagoniste le flotte locali. Saranno finanziati cattura, smaltimento e installazione di recinzioni nelle aree idonee. L’obiettivo è unire competenze e risorse per ripristinare l’equilibrio ambientale e garantire il sostegno alle attività produttive”.
Il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin ha dichiarato: “Un movimento (sul fronte del contrasto al granchio blu) c’è, è importante, interessante, dobbiamo andare avanti a fianco dei pescatori, a fianco naturalmente di tutti coloro che hanno interesse sul luogo o che collaborano, perché su questo bisogna ringraziare le due regioni e le amministrazioni, in particolare delle province di Rovigo, oltre a quello che è il ruolo del capitale di Porto e struttura di Ispa, del Crea.”
Presentato oggi al MASAF il “Piano Straordinario Granchio Blu”. Con 10 milioni di euro, azioni per cattura, smaltimento e protezione degli ecosistemi, contrastando i danni di questa specie invasiva. pic.twitter.com/jgfyoG3cL2
— Ministero dell’Agricoltura (@SocialMasaf) January 22, 2025