Home Attualità Politica Governo, la crisi è servita. Il Premier Conte sale al quirinale

Governo, la crisi è servita. Il Premier Conte sale al quirinale

Governo. Come promesso Conte ha portato la crisi di Governo dalle piazze al parlamento e vedere l’aula del Senato cosi gremita al 20 agosto è una cosa assai rara.

Il Presidente del Consiglio, nel suo discorso, ha ripercorso i 14 mesi di lavoro e ha poi concluso con attacchi, moderati, al leader politico della Lega bacchettandolo su l’uso improprio dei simboli religiosi e soprattutto nella richiesta dei “pieni poteri”.

 

La notizia che tutti aspettavano è arrivata dopo la prima metà del suo discorso in cui ha detto che: “finito il mio intervento andrò al Quirinale per rimettere il mio mandato nelle mani del Presidente della Repubblica”.

Ha poi concluso lanciando quasi una traccia di un programma di un nuovo governo che forse nascerà per traghettare l’Italia al 2020.

Un passaggio che per noi di Teleambiente è importante, anche se a questo punto di corto respiro, è il passaggio che il Premier Giuseppe Conte ha voluto inserire nello sviluppo economico del Paese.

Passare per le energie rinnovabili ed Economia Circolare per dare slancio all’economia e guardare ai giovani.

Speriamo che il prossimo Governo possa avere come priorità questo faro e non le trivellazioni.

Salvini, dopo ad aver ascoltato il discorso di Conte seduto al suo fianco come Ministro dell’Interno, ha dovuto ribattere dai banchi della Lega.

Nella sua risposta sovranista e demagogica ripropone il dialogo al M5S per il taglio dei parlamentari e rilancia proponendo anche l’apertura a votare insieme una manovra per non far aumentare l’IVA a patto che ad aprile si vada al voto.

Ricordiamo che l’aumento dell’IVA introdotta nel 2011, dall’allora Ministro Tremonti, è arrivata nel 2019 al 22% ma con l’aumento, che scatterà nel 2020, salirà al 25,2% se non si trovano 23 miliardi necessari.

Il Vice Premier ha poi voluto ribadire che: “Sono un uomo libero e voglio andare al voto ma rifarei tutto quello che ho fatto in questi mesi”.

E che a dare la sfiducia al premier Conte è stato il M5S con la mozione contro la TAV.

Per il Partito Democratico è intervenuto Matteo Renzi.

Il quale sta provando tutti i modi per riprendersi la scena politica confrontandosi direttamente con il leader della Lega Matteo Salvini scavalcando di fatto il suo segretario Nicola Zingaretti.

Matteo Renzi, anche se non amato nel paese è determinante in parlamento, e questo conta in una crisi parlamentare come quella aperta ufficialmente oggi.

Sicuramente l’Ex Presidente Renzi è disposto a tutto per mantenere questa situazione che certo sarà impossibile in caso di elezioni.

Tra le righe del discorso si evince infatti che è disposto a tutto, anche a votare un Conte bis.

La rete, come al solito, riporta la faccia comica di una pazza crisi d’agosto … con ripensamenti.