Il test condotto dalla rivista Il Salvagente svela che 11 bustine di tè su 14 contengono glifosato.
Il glifosato è tra gli erbicidi più usati in agricoltura e questo comporta la possibilità che questa sostanza contamini il cibo. In questo caso, l’indagine della rivista Il Salvagente ha svelato che la sostanza chimica si trova anche nel tè.
Una contaminazione fuori dal comune, quella rilevata dal test, che ha trovato il glifosato in 11 bustine su 14. Anche se le concentrazioni rilevate rientrano tutte nei limiti di legge (2 milligrammi per chilo), in alcuni casi ci si avvicinava alla metà della dose massima consentita.
Ciò che preoccupa di più è la quantità di campioni risultati positivi alla presenza della sostanza chimica, che è stata al centro di numerosi studi che ne hanno evidenziato gli effetti nocivi per la salute.
Inoltre, a peggiorare il quadro, l’Unione europea è sempre più vicina alla scadenza delle licenze di autorizzazione del glifosato (15 dicembre 2023) e potrebbe essere sulla buona strada per il rinnovo al suo utilizzo per i prossimi 10 anni.
Glifosato nel tè, ecco in quali marche si trova
L’indagine della rivista ha rilevato la concentrazione massima pari a 0,996 mg/kg – quindi quasi la metà della dose massima consentita – della sostanza nel Taylor english breakfast. Saltano all’attenzione anche i valori del tè Esselunga (0,883 mg/kg), del Pam (0,724 mg/kg) in quello di MD (0,598 mg/kg).
Purtroppo però, i test hanno rilevato anche altre sostanze non proprio amiche di ambiente e salute, nelle bustine per il famoso infuso. Nell’analisi dei 14 campioni, il Salvagente ha preso in considerazione anche altri fitosanitari e la presenza di mercurio, risultato sempre assente. Non si può dire lo stesso di altri tre pesticidi (rilevati ma sotto i limiti di legge) e dell’insetticida Alfa_e_Cypermethrins, vietato in Europa dal dicembre del 2022 e trovato in due prodotti.
La presenza della sostanza chimica è spiegata dall’utilizzo che viene fatto dell’erbicida nelle piantagioni di tè, soprattutto in India e in Sri Lanka. Il prodotto viene spruzzato tra le fila per evitare che crescano le erbe infestanti, ma non è escluso che venga distribuito anche sulle piante.