Grazie all’azione legale intrapresa da parte del quotidiano francese Le Monde è stato pubblicato un rapporto “nascosto” sul glifosato dell’Anses.
Un giorno prima dell’udienza della causa intentata dal quotidiano francese Le Monde, l’Anses (Agenzia francese per la sicurezza alimentare e ambientale) ha pubblicato un rapporto di 8 anni fa sulla genotossicità del glifosato, il controverso erbicida da poco rinnovato in Ue per altri 10 anni.
La mancata pubblicazione del documento è stata giustificata dall’Agenzia dichiarando che la questione “della valutazione della genotossicità dei prodotti a base di glifosato è stata affrontata e risolta a livello europeo”.
Ma non è proprio così. Infatti, secondo PAN Europe, le preoccupazioni riguardo la capacità dell’erbicida danneggiare il DNA delle cellule e le sue formulazioni in Europa rimangono irrisolte.
L’associazione ambientalista francese Générations Futures ha denunciato la pubblicazione tardiva del rapporto e ha chiesto che vengano effettuati i nuovi test sugli erbicidi a base di glifosato prescritti nel documento “nascosto” finora. L’Ong chiede anche la sospensione dell’autorizzazione europea al glifosato in attesa dei risultati delle analisi.
New controversy in the #glyphosate case. A fundamental test to access #genotoxicity has not been carried out. Pressure from @lemondefr led to the publication of a hidden report by the Agency for Food, Environmental and Occupational Health & Safety.https://t.co/bEaMnHC7qt pic.twitter.com/WlwmUfPZch
— PAN Europe (@EuropePAN) March 28, 2024
Da quanto emerso nel rapporto, per valutare gli effetti di genotossicità dei prodotti a base di glifosato, gli esperti hanno raccomandato di effettuare alcuni test: due test in vitro e uno “a cometa” (ovvero in vivo). In base alla letteratura scientifica, gli esperti ritengono che incrociando i vari test, si potrebbe escludere il potenziale genotossico e mutageno se non vengono mostrati effetti.
Secondo il metodo europeo sono sufficienti solo due test in vitro. Quindi il test cometa, più rilevante perché l’esame riguarda tutto l’organismo, non è mai stato effettuato. Ciò significa che la mancata pubblicazione ha consentito una valutazione meno impegnativa della genotossicità delle formulazioni a base di glifosato, rinnovate in Europa per altri 10 anni. Il rapporto dell’Anses ha evidenziato che gli esperti mostrano seri dubbi sulla genotossicità dei prodotti a base del controverso erbicida.
François Veillerette, portavoce di Générations Futures, ha dichiarato che: “Générations Futures protesta contro la pubblicazione molto tardiva di questo documento, che ha consentito fino ad ora in Europa una valutazione a prezzo ridotto della genotossicità dei prodotti a base di glifosato. Chiediamo al governo francese, alla Commissione europea e all’EFSA di tenere immediatamente conto delle principali raccomandazioni contenute in questo rapporto, in particolare per quanto riguarda i test di genotossicità, di rivedere con urgenza la nuova autorizzazione appena concessa al glifosato per 10 anni. Anni, che dovranno essere sospesi in attesa dei risultati di questi nuovi test”.