Giorno della memoria, Segre: “L’indifferente è complice dei misfatti peggiori”

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“L‘indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male” le parole di Liliana Segre, la superstite dell’Olocausto, 90 anni. Oggi è il giorno della memoria, 75 anni dalla fine del genocidio degli ebrei.




Oggi, 27 gennaio, è il giorno della memoria. 75 anni fa le truppe sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz e ebbe fine il genocidio degli ebrei e la follia nazista.

L‘indifferenza racchiude la chiave per comprendere la ragione del male, perché quando credi che una cosa non ti tocchi, non ti riguardi, allora non c’è limite all’orrore. L’indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori“. Queste le parole di Liliana Segre, la superstite dell’Olocausto, 90 anni il 10 settembre, che ha scritto nella ‘definizione d’autore’ per il vocabolario Zingarelli 2020.

Per tutto l’anno che trascorsi ad Auschwitz – racconta la senatrice a vita che precedentemente era stata a Birkenau – non trovai nessuna parola che desse voce ai sentimenti di pena e orrore che provavo. Per quello ci sarebbero voluti decenni“. Liliana Segre si è fatta aiutare da Antonio Gramsci: “Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti‘. “

Parole non differenti da quelle pronunciate all’Angelus da Papa Francesco: “Davanti a questa immane tragedia, a questa atrocità, non è ammissibile l’indifferenza ed è doverosa la memoria. Domani siamo tutti invitati a fare un momento di preghiera e di raccoglimento, dicendo ciascuno nel proprio cuore: mai più!”.

Una realtà però non così lontana perché, ancora oggi, il mondo è pieno di campi di concentramento: in Corea del Nord, circa una ventina, tra cui 6 kwanliso, in Cina e si chiamano Laogai, negli Stati Uniti d’America di Donald Trump Come quello di Clint, nel Texas, a pochi chilometri da El Paso e dal confine col Messico, in Turchia, in cui vivono circa 3,6 milioni di rifugiati siriani.

Molte le istituzioni che hanno promosso e ideato l’iniziativa Memoria genera futuro 2020: Roma Capitale: Assessorato alla crescita culturale, con l’Assessorato alla persona, Scuola e comunità solidale e i rispettivi Dipartimenti e Sovrintendenza Capitolina ai beni culturali, i Municipi, la Comunità ebraica di Roma, la Fondazione museo della Shoah, Ucei: Unione delle comunità ebraiche Italiane, il Centro ebraico italiano,  Il Pitigliani, l’Istituzione biblioteche di Roma, il Teatro di Roma anche con i Teatri in comune, l’Azienda Speciale Palaexpo, la Fondazione Musica per Roma, l’Accademia nazionale di Santa Cecilia, la Casa del ricordo, la Casa del cinema, e le associazioni della Casa della memoria e della storia. Hanno aderito inoltre i teatri privati: Teatro Belli, Teatro Vascello, Teatro Kopò, Teatro Palladium, Off/Off Theatre, Spazio Diamante, Teatro Arcobaleno, Teatro Studio Keiros, Teatro del Torrino, Teatro Brancaccino.

Tra gli appuntamenti che propongono una riflessione specifica sul tema delle donne si segnala: la presentazione del libro Suonando sul filo di Cristiana Pezzetta con letture di brani del testo e accompagnamento musicale della violoncellista Ludovica Centracchio, venerdì 24 gennaio, alle 10, al Bibliopoint Farnesina e poi in altre biblioteche.

Presso la Casa della memoria e della storia, giovedì 23 gennaio, alle 18, presentazione del volume Heimat: storia di un libro. Presentazione del graphic novel di Nora KrugHeimat è un’esplosione del ricordo condotta con il rigore di un esperimento scientifico, infatti per anni l’autrice ha raccolto e classificato documenti, cimeli, foto nel tentativo di ricostruire la storia della sua famiglia e capire quale ruolo abbia avuto nella Germania nazista. Durante l’incontro interviene Nora Krug in collegamento via Skype, lo storico Matteo Stefanori e l’esperto Emilio Varrà, la giornalista Chiara Sambuchi modera gli interventi.

Una riflessione significativa sulla Shoah proseguirà attraverso la mostra Shoah. L’infanzia rubata in programma dal 28 gennaio al 24 luglio, presso Casina dei Vallati – Fondazione Museo della Shoah (via del Portico d’Ottavia, 29). L’esposizione, ideata e prodotta dall’Associazione figli della Shoah, organizzata dalla Fondazione museo della Shoah in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma, ripercorrerà idealmente la negazione dei diritti fondamentali dei bambini ebrei in tutta Europa durante gli anni della persecuzione nazifascista.

Le stesse tematiche saranno affrontate dal documentario I bambini di Rue Saint- Maur 209, proiettato al Palazzo delle Esposizioni alle 21 del 27 gennaio, e dalla Casa del cinema di Villa Borghese attraverso la rassegna La Shoah dei bambini in programma il 27 gennaio alle 17, 19 e 21, con i documentari La casa dei bambini, Kinderblock. L’ultimo inganno e il film #Annefrank. Vite parallele. La rassegna sarà aperta dall’omaggio a Lorenza Mazzetti, la regista recentemente scomparsa che verrà ricordata con la proiezione, alle 15, del film Il cielo cade, tratto dal romanzo autobiografico della regista.

Il 24 gennaio, alle 21, al Teatro Belli viene presentato lo spettacolo Il diario di Anne Frank, nel novantesimo anniversario della nascita di Anne Frank, in replica fino al 16 febbraio. Lunedì 27 gennaio, alle 21, al Teatro Vascello è in scena lo spettacolo La mamma sta tornando povero orfanello.

Sempre lunedì 27 gennaio, alle 21, all’Auditorium Parco della Musica Ascanio Celestini presenta il suo spettacolo I 20 anni di Radio Clandestina, racconto sulla strage di via Rasella. Giovedì 30 gennaio, alle 21, al Teatro del Lido è in programma lo spettacolo Hans da L’amico ritrovato di Fred Uhlman. Sabato primo febbraio, alle 11, al Teatro Villa Pamphilj è in scena lo spettacolo La fisarmonica verde di Andrea Satta e, il 4 febbraio, alle 21, al Teatro Tor Bella Monaca, arriva lo spettacolo Olokaustos 1944 tratto da Il dolore di Marguerite Duras e La specie umana di Robert Atelme.

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