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Giornata per la Raccolta del Farmaco, dal 4 al 10 febbraio

Immagine che promuove la Giornata per la Raccolta del Farmaco, evidenziando la collaborazione con diverse organizzazioni e aziende farmaceutiche.

Oltre 7 milioni di medicine raccolte in 25 anni per un valore di quasi 30 milioni di euro. Sono il biglietto da visita della Giornata per la raccolta del farmaco che torna dal 4 al 10 febbraio.

Perché nessuno debba più scegliere se mangiare o curarsi” è lo slogan della Giornata.

Quasi 6mila farmacie e 26mila volontari hanno permesso negli anni ad almeno 430mila persone di curarsi grazie alla Giornata per la Raccolta del Farmaco.

Chiunque si trovi in una farmacia convenzionata può scegliere un farmaco che il Banco Farmaceutico provvederà a distribuire agli enti selezionati. “Durante tutta la settimana, sarà possibile andare nelle farmacie che aderiscono e donare un medicinale per chi ha bisogno.”

Secondo le stime sono 297mila le confezioni di diversi farmaci che è necessario raccogliere: “Quest’anno, più di 463.000 persone si sono trovate in condizioni di povertà sanitaria, e 102.000 di queste erano minori. Le persone in condizioni di povertà sanitaria sono prevalentemente uomini (il 54% del campione, contro il 46% delle donne) e persone in età adulta (18-64 anni, pari al 58%). Non ci sono molte differenze tra italiani e stranieri, rispettivamente il 49%, e il  51%. Il problema non riguarda solo le famiglie povere, secondo i dati Istat sono 4 milioni 422mila famiglie quelle che hanno cercato di limitare la spesa per visite mediche e accertamenti periodici di carattere preventivo. Solo 678 mila famiglie vivono in condizioni di povertà assoluta, la stragrande maggioranza; 3 milioni 744mila sono invece famiglie non povere ma che devono limitare i consumi, anche quelli sanitari. 

Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets, ha dichiarato a Federfarma: “Il contributo di voi farmacisti è determinante e prezioso. Non solo perché grazie alla vostra professionalità garantite che la Raccolta si svolga correttamente: il fatto che siate il primo presidio socio-sanitario dei cittadini, e che vi siate fatti carico dei loro bisogni di salute, fa sì che si fidino di voi. Sanno che un medicinale donato a Banco Farmaceutico su vostro invito può fare realmente la differenza per chi ne ha bisogno”.