
Giornata mondiale tonno. Il 2 maggio ricorre la Giornata Mondiale del Tonno, istituita dall’Assemblea Generale dalle Nazioni Unite nel 2016, volta a celebrare il valore del tonno per la sicurezza alimentare e la nutrizione, lo sviluppo economico, l’occupazione e a riconoscere l’importanza della pesca sostenibile.
Un prodotto che vale 42 miliardi di dollari l’anno. L’industria ittica negli ultimi anni ha avviato diversi progetti, con iniziative e certificazioni per la conservazione e la tutela dell’ecosistema marino e della biodiversità, evitando il sovra-sfruttamento, la pesca illegale e accidentale.
Il mercato del tonno in scatola in Italia vale 1,3 miliardi di euro (2017), come confermano i dati Ancit, Associazione nazionale dei conservieri ittici e delle tonnare, con una produzione nazionale di 75.800 tonnellate e un consumo di 155 mila tonnellate (+3% rispetto al 2016) pari a circa 2,5 kg pro capite. Per quanto riguarda le specie più consumate, il tonnetto striato primeggia essendo il più utilizzato da parte dell’industria conserviera mondiale; seguono il tonno a pinne gialle, prediletto dall’industria italiana e il tonno rosso, il cui valore oscilla tra i 2 e 2,5 miliardi di dollari all’anno.
“Il tonno è estremamente nutriente e una risorsa importante per il benessere e la sussistenza dell’organismo oltre ad essere parte integrante della Dieta Mediterranea, consente di ottimizzare tutte le funzioni vitali, anche nella versione in scatola che, grazie alle tecniche di conservazione, mantiene le caratteristiche nutrizionali simili a quelle del tonno fresco“, commenta Pietro Migliaccio, presidente della Sisa (Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione).
Secondo un’indagine Doxa-Ancit, il tonno in scatola piace soprattutto agli under 25 e alle famiglie con bambini, ed è presente nel 94% delle dispense italiane. Ma le popolazioni di tonno sono diminuite di oltre il 97 percento a causa del sovra sfruttamento, in particolare, quelle di tonno rosso del Pacifico sono in pericolo da anni e le nuove accuse di attività illegali e di pesca eccessiva da parte delle flotte giapponesi creano un urgente bisogno di misure di conservazione da adottare per proteggere questa specie. Oltre ai problemi di pesca illegali, il Giappone, che cattura anche la maggior parte del tonno rosso del Pacifico, ha superato la quota di pesca internazionale consentita, con due mesi rimanenti nella stagione di pesca.
Gli esperti di oceani e le organizzazioni non profit continuano ad esercitare pressioni a livello internazionale e proteggere questa popolazione particolarmente vulnerabili. Ma anche noi, in quanto consumatori, dobbiamo cambiare le nostre pratiche quotidiane per fermare la domanda di pesce che è così pesantemente sovrasfruttato. Ecco una guida al pesce sostenibile, perché le nostre scelte possono davvero fare la differenza: http://consumaregiusto.it/
Cosa è la pesca sostenibile? http://fishfinder.greenpeace.it/pesca-sostenibile/