Giornata mondiale delle foreste pluviali, ecco perché dobbiamo salvarle

In occasione della Giornata mondiale delle foreste pluviali, il WWF sottolinea l’importanza dei polmoni del pianeta Terra contro la crisi climatica.

Fermare l’abbattimento degli alberi a livello globale, ripristinare le aree naturali degradate e tutelare gli scrigni di biodiversità ancora intatti. Questo l’appello del WWF in occasione della Giornata mondiale delle foreste pluviali, in calendario ogni 22 giugno, per sensibilizzare adulti e bambini alla salvaguardia dei polmoni del pianeta Terra. A contribuire alla distruzione delle macchie verdi custodi dell’80% della biodiversità della nostra unica ma fragilissima Casa sono la crisi climatica, la deforestazione e l’inquinamento. Meno foreste pluviali uguale meno vita. Già, perché queste aree ad alta piovosità soprattutto in America del Sud, in Africa centrale e nel Sud-Est Asiatico, oltre a ospitare un miliardo di persone, offrono cibo, materie prime e medicinali. Almeno mille alberi, se ben custoditi, potrebbero assorbire perfino 36 tonnellate di CO2 in 20 anni con effetti benefici alla salute umana, e non solo. Ed ecco perché, oggi più che mai, non c’è più tempo da perdere.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da WWF Italia (@wwfitalia)


Tra le iniziative per rigenerare il pianeta Terra, “1 Guest – 1 Tree Planted” della World Sustainability Foundation (WSO) per invogliare ogni struttura ricettiva alla piantumazione di un albero per ogni ospite accolto. La protezione delle foreste pluviali passa, dunque, anche attraverso il turismo responsabile.