Istituita nel 2014 dalla FAO, deve ricordarci ciò che non sembriamo ancora aver appreso nonostante i danni e le tragedie: il suolo è una risorsa naturale tanto preziosa quanto limitata.
Il 5 dicembre si celebra la Giornata mondiale del Suolo, istituita nel 2014 dalla FAO. Una risorsa naturale preziosissima ma troppo spesso dimenticata, distrutta e contaminata dalle varie attività umane. In Italia, tra l’altro, sta diventando sempre più preziosa a causa del consumo di suolo e della cementificazione, inevitabilmente legati al rischio idrogeologico ma non solo. La degradazione del suolo, che rappresenta l’habitat con il maggior numero diverso di specie, comporta conseguenze devastanti per la biodiversità, compresa la specie umana.
Già nel 1972 il Consiglio d’Europa aveva varato la Carta europea del suolo, riconoscendo l’importanza che riveste per l’equilibrio biologico, per le risorse e per la vita sulla Terra. A distanza di mezzo secolo, la lezione non sembra essere stata appresa. Lo dimostrano le troppe speculazioni in tutto il mondo, Italia compresa.
Anche per questo, non solo in Italia, nella giornata di oggi saranno diversi gli eventi per ribadire la necessità di tutelare una risorsa preziosa ma finita come il suolo. A Grottaferrata (Roma), questo pomeriggio, si terrà un incontro presso il centro socio-culturale Bruno Marfellotta (in viale Dusmet, 20), organizzato da Enrico Del Vescovo (Italia Nostra Castelli Romani). Il convegno vedrà la partecipazioni di esperti e attivisti come Gabriel Marrugo (rappresentante Organizzazione Nazionale Popoli Originari della Colombia), Roberto Salustri (ecologo, coordinatore dei Guardiani delle Foreste e portavoce del Coordinamento Natura e Territorio dei Castelli Romani) e Tiberio Scozzafava (ricercatore in geopedologia). Appuntamento alle ore 18, con ingresso libero.