In occasione della Giornata internazionale delle foreste, Tiziano Di Russo, giovane permacultore abruzzese, ci racconta come sta costruendo un piccolo bosco a Pescara.
Quando le immagini satellitari immortalano il pianeta Terra, notiamo enormi chiazze verdi su un terzo della superficie. Queste macchie fondamentali per la conservazione della vita sono le foreste. Proprio qui, in un territorio dominato dall’assenza dell’uomo, gli alberi custodiscono l’80% di tutta la biodiversità conosciuta, forniscono acqua potabile alle città e garantiscono la sopravvivenza di 1,6 miliardi di persone. Eppure, nonostante i benefici ambientali, economici e sociali, l’Homo sapiens non riesce a tutelare i polmoni del Globo. Proprio per questo la Giornata internazionale delle foreste diventa l’occasione per celebrare il nostro inestimabile patrimonio ecologico.
E c’è chi lo fa ogni giorno come Tiziano Di Russo, un giovane permacultore tornato in Italia dopo avere vissuto in Spagna, con un obiettivo ben chiaro: trasformare la sua Pescara in una città sempre più verde. Ma perché questo ragazzo ha lasciato Barcellona per l’entroterra abruzzese?
“È stato proprio un richiamo da dentro. Sentivo che c’era qualcosa che non andava e, avendo terreni di famiglia abbandonati da tutti, ho tentato il grande salto. Non è stato facile perché, se vivi e cresci per 30 anni circondato da palazzi e supermercati, devi entrare in una nuova ottica. Dopo quattro anni, posso dire di non volere tornare indietro“, ha raccontato a Teleambiente lo stesso Tiziano Di Russo.
Ma perché, in occasione della Giornata internazionale delle foreste, dobbiamo preservare ancora di più il patrimonio verde?
“La presenza di boschi e foreste è condizione necessaria per la nostra stessa sopravvivenza. Questo continuo disboscamento sta andando di pari passo con un aumento delle temperature sul pianeta Terra. Le conseguenze sono ormai sotto gli occhi di tutti“, ha concluso il giovane permacultore.