Giornata internazionale dell’orso polare, il re dell’Artico sempre più a rischio

In occasione della Giornata internazionale dell’orso polare, il WWF ricorda l’importanza del superpredatore in cima alla catena alimentare.

Così possente, eppure, così fragile. L’orso polare è uno degli animali più affascinanti del pianeta Terra. Cambiamenti climatici, distruzione degli habitat e inquinamento stanno portando, però, il re dell’Artico verso l’estinzione. Ed ecco perché, in occasione della Giornata internazionale dell’orso polare, in calendario ogni 27 febbraio, gli ambientalisti ci ricordano l’importanza del superpredatore in cima alla catena alimentare. Secondo il WWF, lo scioglimento dei ghiacciai – oltre a contribuire al costante innalzamento del livello del mare – sta cancellando le tradizionali aree di caccia del mammifero dal pelo candido.

Proprio per questo l’animale simbolo degli impatti della crisi climatica sulla biodiversità sta modificando il suo stile di vita, attraverso la caccia agli uccelli, anziché alle foche. Meno cibo, dunque, più perdita di peso. Una tesi, quest’ultima, dimostrata perfino dagli scienziati dello United States Geological Survey (USGS) dopo avere monitorato 20 plantigradi residenti nella Baia di Hudson, a Manitoba, in Canada, tra il 2019 e il 2022. Proprio per questo gli ecologisti – oltre a ribadirci di invertire la rotta verso un mondo, se non perfetto, almeno più sostenibile – lavorano giorno e notte per tutelare l’orso polare. “La sua scomparsa è un indicatore di qualcosa di catastrofico che sta succedendo“, ha commentato Isabella Pratesi, Direttrice del Programma di Conservazione del WWF Italia.