
Giorgio Parisi, “Premio Nobel per la Fisica 2021”, ha spiegato le difficoltà durante l’installazione dei pannelli solari: “I Comuni dovrebbero assisterci”.
È più facile vincere un Premio Nobel che convincere i propri vicini di casa a dotarsi di pannelli solari. A sostenerlo è stato lo scienziato Giorgio Parisi in un’intervista al quotidiano “Repubblica“. Il fisico ha raccontato di avere chiesto al suo condominio “di fare il cappotto termico e di installare 150 metri quadrati di pannelli fotovoltaici“, così da contrastare il cambiamento climatico.
La proposta del “Premio Nobel per la Fisica 2021”, però, non è piaciuta ad alcuni inquilini dello stabile: “Hanno vinto resistenze, complicazioni e burocrazia. Siamo partiti tardi e il 110% in fattura è già diventato un miraggio. Dovevamo pagare noi l’installazione per poi avere la detrazione d’imposta spalmata su dieci anni. Parecchi condomini erano restii a investire per realizzare gli impianti. Io ero molto disponibile, ma altri assai meno“.
Secondo Giorgio Parisi, che recentemente ha consigliato la cottura della pasta a fuoco spento per risparmiare gas, “forse la mano invisibile del mercato non è sufficiente a gestire cambiamenti così importanti. Servirebbero delle imprese gestite dai Comuni che, su richiesta dei condomìni, si occupino di tutto, senza burocrazie, spesso difficili da superare per i cittadini, e senza prezzi gonfiati. Oppure vedrei bene dei contratti con Enel specifici per affittare i tetti adatti al fotovoltaico e semplificherei anche le comunità energetiche. Infine, mi chiedo perché non si realizzi una fabbrica di pannelli solari in Italia. Non mi pare una tecnologia impossibile“.
Intanto, pannelli solari a parte, in occasione della XVII° “Notte Europea dei Ricercatori” di Frascati, alle porte di Roma, l’Amministrazione Comunale ha conferito il “Civis Tusculanus” proprio a Giorgio Parisi (QUI IL VIDEO). Lo scienziato ha cominciato, infatti, la sua carriera all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) – Laboratori Nazionali di Frascati.