L’arrivo sopra il Giappone del tifone Nanmadol porta venti a 200 km/h e piogge torrenziali. Nonostante diversi milioni di persone evacuate si contano già i primi morti.
Giappone, il tifone Nanmadol semina subito morte e distruzione. Nonostante il numero degli abitanti evacuati abbia raggiunto i nove milioni, si registrano già danni ingentissimi e anche le prime vittime. I morti accertati, al momento, sono due, i feriti almeno 70.
La zona più colpita è l’isola di Kyushu, ma nei prossimi giorni il tifone dovrebbe spostarsi verso quella di Honshu. All’avvicinarsi di Nanmadol, le autorità giapponesi hanno decretato l’evacuazione di un numero sempre maggiore di persone: prima alcune centinaia di migliaia, poi quattro milioni e infine nove milioni di residenti nella zona sud-occidentale del Paese. Il tifone ha portato raffiche di vento fino a 234 km/h e nelle prossime 24 ore si attendono 400 mm di pioggia.
Decine di migliaia di persone hanno trascorso la scorsa notte in rifugi di emergenza e quasi 350.000 case sono senza elettricità. I trasporti sono stati interrotti e il paese si sta preparando all’arrivo di inondazioni e smottamenti. I servizi di treni ad alta velocità, i traghetti e centinaia di voli sono stati cancellati. Molti negozi e altre attività hanno chiuso e sono stati installati sacchi di sabbia per proteggere alcune proprietà.