Una confezione di carne di balena costa tra i 7 e i 21 euro. Gli animalisti: “Un orrore”.
È polemica a Yokohama, in Giappone, dopo l’inaugurazione di distributori automatici con bistecche, pancetta e sashimi di balena. A ideare le macchinette dell’orrore è stata la società “Kyodo Senpaku”. L’azienda ha l’obiettivo di aprire almeno 100 negozi specializzati nel commercio della carne di cetacei entro i prossimi cinque anni. Una confezione di fettine di balena costa tra i 7 e i 21 euro. Secondo gli animalisti, la comparsa dei distributori automatici punta a risollevare le vendite di un alimento rifiutato dalla popolazione nipponica.
Già nel 1986 la Commissione baleniera internazionale (IWC) aveva vietato la caccia ai mammiferi marini considerati a rischio di estinzione. Eppure, il Giappone aveva deciso di continuare a perseguitare i giganti degli oceani per scopi scientifici. Proprio per questo oggi il nuovo business dei balenieri rappresenta l’ennesima sfida alla Comunità internazionale.
Japan whaling firm pins hopes on vending machines to revive sales https://t.co/PG9PeTyU2u pic.twitter.com/A6AQqKy0YB
— Reuters (@Reuters) January 24, 2023