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Gas, Pichetto in missione a Baku per potenziare il TAP

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Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha partecipato a due importanti riunioni in Azerbaigian: ecco i punti chiave degli incontri. 

Gilberto Pichetto in missione in Azerbaigian per la decima Riunione ministeriale del Consiglio consultivo del Corridoio meridionale del gas e per la seconda riunione ministeriale del Consiglio consultivo per l’energia verde. Da Baku, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha annunciato un potenziamento della Trans Adriatic Pipeline (TAP), il gasdotto che dall’Azerbaigian attraversa Georgia, Turchia, Grecia e Albania, prima di arrivare in Italia, a Melendugno.

Il TAP crescerà di 1,2 miliardi di m³, è un’infrastruttura strategica per il nostro Paese perché nel 2023, con 10 miliardi di m³, è stata per noi la seconda rotta di approvvigionamento, contribuendo a compensare l’abbandono del gas russo ed evitare la volatilità dei prezzi” – ha spiegato Gilberto Pichetto – “Il Corridoio meridionale del gas assume una valenza ancora maggiore sia per la sicurezza degli approvvigionamenti che per la transizione energetica, sulla scia degli esiti della Cop28 e in vista dei lavori di Cop29“.

Al 2020, l’Italia aveva importato tramite il TAP 26 miliardi di m³ di gas. Un volume destinato a crescere dal 2026 dopo che il nostro Paese, insieme a Grecia e Albania, ha deciso di potenziare il gasdotto incrementandone le capacità. “Arriverà a 11,2 miliardi di m³ all’anno, ma abbiamo l’obiettivo di una capacità massima di 20 miliardi di m³ all’anno” – ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – “Per convogliare maggiori flussi di approvvigionamento di gas verso l’Italia e l’Europa, siamo impegnati a rafforzare la ‘Linea Adriatica’. Il gas è e resterà fonte di transizione, una transizione che occorre accelerare nel comune obiettivo della decarbonizzazione e della sicurezza energetica“.

Prosegue, quindi, il lavoro del governo per trasformare l’Italia in un hub del gas a livello europeo. Che si snoda lungo due direzioni: Sud-Nord, con gli accordi con l’Africa e il Piano Mattei, e Est-Ovest, con gli accordi raggiunti e sottoscritti a Baku. Gilberto Pichetto ha parlato, però, anche di alcuni obiettivi fissati dal Pniec: “Puntiamo a installare, rispetto al 2021 ed entro il 2030, 74 GW di nuova capacità di energia rinnovabile, per coprire il 65% dei consumi finali elettrici“. Con la presidenza italiana del G7, il ministro ha poi promesso: “Energia e clima saranno al centro dell’agenda, collaboreremo attivamente anche con l’Azerbaigian che ha la presidenza della Cop29, promuovendo una transizione energetica sicura, sostenibile e giusta a livello mondiale“.

Il prossimo impegno che dovrà saldare la partnership tra Italia e Azerbaigian è la riunione dei ministri G7 di Energia, Clima e Ambiente, in programma a Venaria Reale dal 28 al 30 aprile. Gilberto Pichetto ha infatti invitato il suo omologo azero, Mukhtar Babayev, oltre che rappresentanti degli Emirati Arabi Uniti, che hanno ospitato la Cop28: “Sicurezza e transizione energetica richiedono un impegno coordinato di tutta la comunità internazionale“.