Fusione nucleare, a Frascati Scienza il progetto DTT

Fusione nucleare, a Frascati Scienza il progetto DTT

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Il 17 maggio, presso le Mura del Valadier a Frascati, l’iniziativa organizzata da Frascati Scienza per conoscere il progetto del Divertor Tokamak test (DTT) a fusione nucleare.

L’energia prodotta dalle stelle arriva Frascati. Una delle sfide scientifiche più affascinanti e promettenti del nostro tempo: il Divertor Tokamak Test (DTT) prende sempre più forma. Il 17 maggio, presso le Mura del Valadier si è svolto l’evento di divulgazione per conoscere da vicino il progetto su cui si sta lavorando nei laboratori di ENEA di Frascati.

Il processo che alimenta le stelle è la fusione nucleare, in cui nuclei leggeri si uniscono liberando enormi quantità di energia. A differenza della fissione, non produce scorie radioattive a lunga durata né rischi di incidenti gravi. È pulita, sicura e praticamente inesauribile. Ricercatori e ricercatrici di tutto il mondo stanno dimostrando che è possibile realizzare una macchina che resiste alle temperature presenti sul Sole. L’iniziativa, organizzata da Frascati Scienza in collaborazione con DTT Scarl ed Enea, nasce per rispondere in modo chiaro e trasparente ai dubbi, alle curiosità e alle preoccupazioni che spesso circondano la ricerca sulla fusione nucleare.

Abbiamo presentato questo nuovo esperimento di Enea relativo alla fusione nucleare, tema molto sentito dalla cittadinanza, tema delicato“, ha spiegato a TeleAmbiente Matteo Martini, presidente di Frascati Scienza. “E qua si vede veramente l’importanza della divulgazione scientifica, incontrare i cittadini. Far capire alle persone che cosa è il DTT, che cosa significherà per questo territorio, quali sono i rischi che ci sono, ma abbiamo visto che non ci sono, per la cittadinanza, ma soprattutto quali sono i vantaggi che esperimenti di questo tipo portano per lo sviluppo del territorio”.

Francesco Romanelli, docente di Fisica dell’Energia Nucleare presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e presidente di DTT Scarl, ha raccontato quali sono i prossimi passi dell’esperimento: “Contiamo di completare la costruzione per l’inizio del prossimo decennio e di iniziare quindi subito dopo le operazioni. Avremo una serie di migliorie che verranno implementate sulla macchina nel corso del prossimo decennio. La sperimentazione inizierà subito e ci aspettiamo un grosso afflusso di scienziati da tutto il mondo per sfruttare al massimo le potenzialità del nostro esperimento.”

“Siamo orgogliosi di poter ospitare questa nuova tecnologia di fusione nucleare qui, nel centro ENEA di Frascati. È un orgoglio non solo per questa città ma per tutto il territorio”, ha dichiarato Francesca Sbardella, sindaca di Frascati.

Siamo sicuri che sarà un volano per tutto il territorio. Incontri come questo servono proprio da una parte a spiegare di cosa si tratta, e quindi a fugare i dubbi e le paure che naturalmente possono invadere i nostri cittadini e dall’altra anche a spiegare qual è la ricaduta economica sul nostro territorio, quindi tutti i fattori positivi e anche quelle piccole incertezze che, una volta spiegate, possono essere accolte e accettate senza nessuna dietrologia, senza pensare che si nasconda qualcosa”, ha concluso Sbardella.

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