Il confine tra Italia e Svizzera si è spostato a causa dello scioglimento dei ghiacciai, trasformando la geografia delle Alpi. Il ghiacciaio Theodul sotto il Cervino ha perso un quarto della sua massa, spostando la frontiera di circa 10 metri.
Il confine tra Italia e Svizzera si è spostato un po’ più in là. Ed è tutta colpa dei cambiamenti climatici.
La frontiera tra il nostro Paese e quello elvetico, infatti, è riportata sul crinale delle vette che ci separano. Ma quel crinale sta cambiando forma perché i ghiacciai che lo sormontano stanno fondendo, modificando – di fatto – la struttura stessa della Montagna. Per questo motivo la Svizzera ha guadagnato un po’ di territorio, fino a dieci metri in più in alcuni tratti.
Il disegno della nuova linea di confine riguarda il ghiacciaio Theodul, sotto il Monte Cervino, che ha perso quasi un quarto della sua massa tra il 1973 e il 2010.
Ma se guadagnare qualche metro di territorio può sembrare una notizia positiva, per la Svizzera la crisi climatica non lo è affatto. Il Paese infatti ha perso il 10% dei suoi ghiacciai tra il 2021 e il 2023, con le aree intorno al Cervino particolarmente colpite.
E le prospettive sono tutt’altro che positive. Quella del 2023 è stata l’estate più calda mai registrata e le temperature elevate stanno accelerando la fusione dei ghiacciai.