In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Fumo, l’Unione europea chiede misure più severe; 2) Cambiamenti climatici, dall’Ue aiuti per gli agricoltori italiani; 3) Sud a rischio, il bilancio sulla siccità in Italia; 4) CNH investe sul green
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Fumo, l’Unione europea chiede misure più severe;
2) Cambiamenti climatici, dall’Ue aiuti per gli agricoltori italiani: Utilizzare circa 120 milioni di euro dalla riserva agricola della Pac per sostenere gli agricoltori di Italia, Bulgaria, Germania, Estonia e Romania colpiti dagli effetti di eventi metereologici estremi. È la proposta avanzata dalla Commissione europea per contribuire a compensare gli agricoltori di questi paesi che hanno perso parte della loro produzione e parte del loro reddito. Gli importi presentati potranno essere integrati fino al 200% da fondi nazionali. Con oltre 37,4 milioni, l’Italia è il secondo beneficiario degli aiuti di Bruxelles dopo la Germania (46,5 milioni di euro). Fanno seguito Romania (21,6 milioni di euro), Bulgaria (10,9 milioni di euro) ed Estonia (3,3 milioni di euro). Gli Stati dovranno inviare a Bruxelles entro fine anno una notifica con i dettagli dell’attuazione delle misure, in particolare “i criteri utilizzati per determinare la concessione dell’aiuto individuale, l’impatto previsto della misura, le previsioni di pagamento suddivise per mese fino alla fine di aprile e il livello di sostegno supplementare da fornire”. La notifica dovrà inoltre includere le azioni intraprese per evitare distorsioni della concorrenza e sovra-compensazioni. Una volta ottenuto il via libera, precisa una nota, gli aiuti dovranno essere distribuiti entro il 30 aprile 2025 e garantire che gli agricoltori siano i beneficiari finali.
3) Sud a rischio, il bilancio sulla siccità in Italia: Agricoltura in sofferenza, invasi ai minimi storici e una fetta di popolazione sempre più ampia esposta alla siccità. Sono gli effetti della scarsità di piogge nel breve e lungo periodo, uniti con quelli della crisi climatica, evidenziati nel bilancio di fine estate tracciato da Greenpeace Italia in collaborazione con l’Osservatorio Siccità CNR-IBE, con un focus sulle regioni del Meridione più impattate dal fenomeno. Da giugno ad agosto, l’Italia ha registrato una temperatura media al suolo superiore di 2,1°C rispetto alla media estiva del periodo 1991-2020, con picchi di +4,1°C in Calabria e +3,8°C in Puglia. Il Nord Italia è stato particolarmente colpito da una siccità severo-estrema di breve durata, con situazioni critiche in Trentino Alto-Adige e Friuli-Venezia Giulia. Le piogge di agosto non sono state sufficienti a mitigare l’emergenza al Sud, dove il 29% del territorio delle regioni più colpite (Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna) è afflitto da una siccità severo-estrema di lungo periodo. In Calabria e Sicilia, questa situazione interessa rispettivamente il 47% e il 69% del territorio. Ed è proprio in queste due regioni che le coltivazioni sono maggiormente a rischioa causa di questo fenomeno. In Sicilia, in particolare, la mancanza di piogge unita alle lunghe e ripetute ondate di calore ha creato condizioni di stress idrico per gli ulivi, tanto che la produzione di olio rischia di dimezzarsi rispetto allo scorso anno. Preoccupa anche la situazione in Puglia, dove si concentrano quasi un quarto delle produzioni legnose agrarie (con prevalenza di ulivi) e l’11% delle coltivazioni cerealicole italiane, un quinto delle quali in condizioni di siccità-severo estrema. A livello nazionale, il CREA prevede che nel 2024 la produzione di grano duro potrebbe registrare un calo medio dell’8% rispetto al 2023, con punte del 10-15% nella zona ionica e rese addirittura dimezzate in Sicilia.
4) CNH investe sul green: CNH, società che produce macchinari e servizi per i settori dell’agricoltura e delle costruzioni, nel 2023 ha raggiunto i 24,7 miliardi di dollari di fatturato. CNH, che è presente con 9 macchinari all’esposizione all’interno di Divinazione Expo organizzato a Siracusa-Ortigia, in occasione della riunione ministeriale G7 Agricoltura, dimostra come l’agromeccanica sia fondamentale per lo sviluppo delle politiche agricole e rurali nelle diverse regioni del mondo anche in chiave di transizione ecologica.