Tepco ha confermato l’incidente, spiegando che non sono state rilevate variazioni significative della radioattività. Intanto, però, dovrà rimuovere il terreno saturo dell’acqua fuoriuscita da un dispositivo di purificazione.
Una perdita di acqua, contenente sostanze radioattive, è stata rilevata nella centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo 2011. A renderlo noto è stata Tepco, la società che gestisce l’impianto: la perdita riguarderebbe cinque tonnellate e mezzo di acqua e sarebbe partita da un dispositivo che purifica l’acqua contaminata.
La scoperta è avvenuta alle 9 locali di mattina di mercoledì 7 febbraio (ora locale), durante un’ispezione tecnica di alcune apparecchiature. Tepco ha confermato che molta dell’acqua fuoriuscita è penetrata nel terreno, ma nei canali di drenaggio non sono stati rilevati cambiamenti significativi della radioattività. In attesa di capire il reale impatto ambientale di quanto avvenuto, ora la società dovrà eseguire dei lavori per rimuovere il terreno saturo di acqua radioattiva.
L’incidente di Fukushima è stato, nella storia, il più grave dopo quello di Chernobyl. Ed è bene ricordare che pochi mesi fa, dopo oltre 12 anni dal devastante terremoto, il Giappone aveva ottenuto l’ok per il controverso piano di sversamento nell’oceano dell’acqua trattata che era stata utilizzata, dopo l’incidente alla centrale, per raffreddarne i reattori.