
Dopo il calo di pressione registrato ieri sul Nord Stream 2, oggi una fuga di gas è stata individuata anche sull’altro gasdotto che collega la Russia all’Europa
Aggiornamento ore 13
Non si è fatta attendere la reazione russa alla notizia della doppia fuga di gas che ha interessato entrambi i gasdotti Nord Stream. Il Cremlino ha fatto sapere di non esclude che i danni al gasdotto Nord Stream possano essere frutto di un sabotaggio. “Adesso nessuna singola opzione può essere esclusa”, ha detto il portavoce del governo di Mosca, Dmitry Peskov.
“Parliamo di una qualche distruzione della conduttura, non è ancora chiaro di che tipo, nella zona economica danese, e in realtà la pressione è calata in modo significativo”, ha detto Peskov, aggiungendo che “questa è una situazione completamente senza precedenti che richiede un’indagine urgente”. “Siamo estremamente preoccupati da queste notizie”, ha infine aggiunto il portavoce.
Una fuga di gas è stata rilevata sul gasdotto Nord Stream 1 che collega la Russia con la Germania nel tratto del Mar Baltico. A farlo sapere è il governo della Danimarca che ha detto di aver elevato il livello di allerta sull’infrastruttura energetica. Il governo di Berlino conferma la situazione parlando di un drastico calo di pressione in entrambe le condutture del gasdotto. “Le ragioni sono oggetto di indagine”, fa sapere il gestore dell’infrastruttura Nord Stream AG. L’azienda ha inoltre dichiarato l’impossibilità di stimare quando sarà ripristinata la capacità operativa del sistema di reti del gas.
Si tratta del secondo episodio di questo tipo in poche ore, dopo la perdita di gas segnalata su un’altra infrastruttura, il gasdotto Nord Stream 2, sempre lungo la tratta all’interno della zona economica esclusiva danese. Il gasdotto Nord Stream 2 è pieno di gas pur non essendo in funzione perché i governi di Mosca e Berlino decisero di bloccare tutto dopo pochissimi giorni dal suo completamento a causa dell’invasione russa in Ucraina.
Il quotidiano Tagesspiegel, citando le proprie fonti, parla di altissime probabilità che si tratti di un attentato mirato. Il giornale, inoltre, afferma che il governo tedesco non crede alla possibilità che i due incidenti quasi contemporanei siano frutto di una coincidenza. Da parte sua, il ministro danese per il Clima e l’energia, Dan Jørgensen, ha detto che “è troppo presto per dire qualcosa sulle cause degli incidenti”.
Intanto sul mercato del gas si registrano nuove tensioni con il prezzo al Ttf di Amsterdam che risale dopo quattro giorni di cali toccando quota 185 euro al megawattora.