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Frecce Tricolori, come sta la famiglia della bambina morta. Il pilota sotto choc

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Tutto quello che sappiamo finora sulla tragedia che ha scosso l’Italia. 

Tragedia in provincia di Torino nel pomeriggio di sabato 16 settembre: un aereo delle Frecce Tricolori, in fase di esercitazione all’aeroclub di Caselle, si è schiantato poco dopo il decollo e ha preso fuoco. Salvo il pilota, che all’ultimo si è sganciato con il paracadute, ma l’aereo ha travolto un’auto che stava percorrendo la strada che costeggia l’aeroporto. La vettura è stata completamente distrutta dalle fiamme. Morta praticamente sul colpo una bambina di cinque anni, Laura Origliasso, mentre sono rimasti feriti e ustionati il fratello di 12 anni e i genitori.

Le prime indagini

Ancora da ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, anche se la Procura di Ivrea, che ha aperto un fascicolo per disastro e omicidio colposo, si sta concentrando sull’ipotesi del bird strike: un uccello potrebbe aver impattato contro l’aereo, forse colpendo il motore, e il pilota, il 36enne maggiore Oscar Del Dò, ha cercato di governare il velivolo fino a quando non ha avuto altra scelta che sganciarsi con il paracadute.

Come sta la famiglia della bambina morta

Il fratello maggiore di Laura, 12 anni, ha riportato ustioni di secondo grado sul 30% della superficie corporea. Si trova ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita, tenuto sedato e sotto osservazione dai medici. Questa mattina lo ha raggiunto anche il padre, Paolo Origliasso, che ha riportato ustioni alla mano sinistra ma è stato dimesso con una prognosi di venti giorni. La mamma di Laura, invece, è ricoverata al Cto con ustioni sul 13% del corpo (concentrate soprattutto sul braccio destro).
I medici sono ottimisti sulle condizioni cliniche dei genitori della bambina morta nell’incidente, ma non nascondo la preoccupazione per l’aspetto psicologico. L’intera famiglia è ovviamente ancora sotto choc e il padre di Laura ha ripetutamente chiesto ai medici cosa avrebbe potuto fare per evitare la tragedia.

Il pilota sotto choc

Sotto choc anche il pilota. Il maggiore Oscar Del Dò, ricoverato per accertamenti al Giovanni Bosco di Torino e dimesso già in serata, è stato raggiunto dai colleghi, a cui ha spiegato: “Ho cercato di tenere l’aereo fino all’ultimo, anche per evitare di colpire le case, poi mi sono dovuto sganciare. Sono addolorato, non faccio altro che pensare a quella bambina“.
Gli eventi con le Frecce Tricolori, previsti per questa domenica, sono ovviamente stati annullati per lutto.

Dolore, rabbia e polemiche

Intanto, mentre proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente, dolore e sgomento vengono espressi da tutti gli esponenti politici. Anche se non mancano voci molto critiche sull’opportunità di tenere esibizioni delle Frecce Tricolori. Maurizio Acerbo, segretario del Prc, ha infatti commentato così la tragedia: “Le Frecce Tricolori sono uno spreco di soldi dannoso, diseducativo e purtroppo anche pericoloso“. Della stessa opinione Luana Zanella, deputata di Avs: “Dovrebbero essere abolite“.

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