
Il vicepresidente della Commissione europea spiega: “Non può esserci contrapposizione tra economia e difesa dell’ambiente e del clima”.
Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, fa il punto della situazione sullo stop alle auto a combustione interna entro il 2035 e sulla direttiva per le case green. Due temi su cui il governo italiano è in netta contrapposizione con l’indirizzo europeo. “Non ho detto che l’Italia non ha capito, ho detto che l’Italia deve fare delle scelte. Un’economia non può crescere su una terra morta, non può esserci opposizione fra ambiente, difesa del clima ed economica” – ha spiegato Timmermans in un’intervista a La Repubblica – “La nostra società dipende da un’economia sostenibile, circolare. L’Italia è talmente industrializzata che è sempre stata in grado di reinventare la sua industria. Noi dobbiamo avere fiducia nel popolo italiano, che sa benissimo creare un’economia sostenibile e circolare“.
Timmermans: “Controllare il cambiamento climatico”
“Se oggi non riusciamo a tenere sotto controllo il cambiamento climatico, domani i nostri figli si troveranno ad affrontare guerre per cibo e acqua. Le avvisaglie di questi effetti si possono vedere anche in Italia, dove i danni causati dalle condizioni meteorologiche nel 2021 sono stati stimati in 2 miliardi di euro” – ha spiegato Frans Timmermans – “Gli scienziati dicono che, nelle regioni meridionali dell’Europa, se la temperatura aumenterà di 2°C, la resa del frumento si ridurrà del 12%. Senza una transizione sostenibile, gli shock diretti e indiretti colpiranno il pianeta, i cittadini e i mercati. Influenzeranno l’offerta di beni, i prezzi e la domanda. Ascoltiamo la scienza“.
Timmermans: “I motori termici non scompariranno dopo il 2035”
Sul futuro delle auto, Frans Timmermans non ha dubbi: “Il motore termico non scomparirà dopo il 2035. Le auto non saranno solo elettriche, sarà l’industria a decidere le tecnologie migliori. L’importante è che siano a zero emissioni“.
“Le vetture con il motore a combustione ci saranno ancora, ma le nuova auto non potranno emettere CO2. La Germania ci ha detto che vuole implementare l’accordo che abbiamo raggiunto, ora si è aperta una trattativa per capire come fare. La discussione è in corso, sono abbastanza sicuro che troveremo una soluzione” – ha precisto il vicepresidente della Commissione europea – “Speriamo di convincere anche il governo italiano ad andare avanti su questo regolamento. Mentre noi discutiamo le case automobilistiche cinesi, solo nel 2023, porteranno in Europa 80 nuovi modelli di vetture elettriche accessibili anche ai cittadini con meno risorse. Dobbiamo reagire, se vogliamo un futuro dell’industria automobilistica in Europa dobbiamo andare avanti, non indietro. Questo è importante, ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro in ballo per il futuro, e il futuro sono le auto senza emissioni di CO2“.