Gli attivisti di nuovo al centro delle polemiche dopo la denuncia del sindaco di Colmar.
Extinction Rebellion al centro delle polemiche in Francia dopo un blitz, avvenuto la scorsa settimana, nella città di Colmar, nel Nord-Est del Paese. Alcuni attivisti avevano infatti versato, nella giornata di sabato, della vernice che, al contatto con l’acqua, ha tinto le acque del fiume Lauch di un colore verde molto acceso, e dopo pochi giorni si è registrata una moria di pesci.
Le ragioni della protesta
La protesta di XR a Colmar è scaturita dall’approvazione, da parte di un’apposita commissione, del progetto Stocamine. Si tratta di un piano di stoccaggio di rifiuti tossici (tra cui amianto, piombo e mercurio) che verranno seppelliti in un sito minerario dismesso a Wittelsheim, nell’Alto Reno. I rifiuti interrati dovranno essere contenuti da massetti in cemento per evitare la contaminazione delle falde freatiche. Il progetto, nonostante l’approvazione definitiva, non sembra condiviso da gran parte della popolazione locale.
Aujourd’hui, nous avons décidé une nouvelle fois encore, de dénoncer avec une action de visibilité, l’enfouissement définitif prochain des 42 000 tonnes de déchets toxiques (amiante, arsenic, cyanure) sous la plus grande nappe phréatique d’Europe ! #destocamine #stocamine pic.twitter.com/UOKNv82eh1
— Extinction Rebellion Strasbourg (@XR_Strasbourg) September 16, 2023
Il sindaco contro XR
A denunciare l’accaduto è il sindaco di Colmar, Eric Straumann. Il primo cittadino, indipendente di destra, non ha esitato ad attaccare gli attivisti di Extinction Rebellion, come era già accaduto alcune volte in passato. Colmar, spesso indicata come ‘piccola Venezia’ per i suoi canali, di fatto ha condiviso il destino della città lagunare, dove nello scorso maggio le acque del Canal Grande erano diventate di colore verde (anche se non si trattò di un’azione di protesta).
“Già nella giornata di domenica, il giorno dopo il blitz, ci sono stati diversi pesci morti nel fiume. Io stesso ne ho visti più di dieci ed è assolutamente anormale. Quel prodotto dovrebbe scomparire rapidamente ma l’acqua, in vari tratti, è ancora verde” – ha spiegato Eric Straumann – “Siamo di fronte all’inquinamento causato dagli ambientalisti. Vedremo come evolve la situazione e poi decideremo se denunciarli, e ricordo agli attivisti che io sostengo la loro causa. Anzi, sono stato tra i primi a oppormi a quel sito di stoccaggio dei rifiuti, quando ero presidente del consiglio generale dell’Alto Reno, nel 2016. Allora ero solo e non ho visto alcuna azione da parte di questo movimento ecologista“.
La difesa di XR
Gli attivisti di XR, dopo le accuse, si sono prontamente difesi sostenendo che il colorante utilizzato nelle fontane e nei canali di Colmar non è dannoso. “La fluoresceina è totalmente innocua per tutti gli esseri viventi: uomo, animali, piante. Viene infatti utilizzata anche in oftalmologia, nella piscicoltura e dagli speleologi, senza conseguenze” – spiega Extinction Rebellion Strasburgo – “Al momento della nostra azione, almeno un pesce era già morto. E non ci sono alcune evidenze del legame tra il nostro blitz e la moria di pesci nel fiume, anzi, consigliamo al municipio di fare tutti i controlli igienici del caso“.
La tesi sostenuta da XR sembrerebbe supportata, al momento, dai risultati delle misurazioni effettuate nel Lauch dall’Ufficio francese per la Biodiversità. “I parametri fondamentali, come ossigeno disciolto, pH e temperatura sono nella norma. Al momento, non vediamo alcun legame tra la fluoresceina versate e i decessi tra i pesci“, fa sapere Eric Krauser, capo della divisione regionale dell’ente.
Arrestato un attivista
Dopo la protesta, è stato anche arrestato uno degli attivisti di XR Strasburgo che hanno effettuato il blitz a Colmar. A fermarlo, il nucleo ambientale della polizia locale, su indicazione di alcuni turisti che avevano assistito all’azione di protesta. Trovato in possesso di latte contenenti la tintura utilizzata per il blitz, l’attivista non ha negato le proprie responsabilità ed è stato consegnato alla polizia nazionale poche ore dopo. Alla fine, dopo essere stato multato e denunciato, è stato rimesso in libertà.
Cos’è la fluoresceina
Ma cosa hanno sversato nel fiume gli attivisti francesi? Si tratta, come già accaduto in passato, della fluoresceina: un colorante organico che a contatto con l’acqua diventa di colore verde e che è già stato ampiamente utilizzato in ogni parte del mondo, non solo in segno di protesta.
In Francia, la fluoresceina (o uranina) è stata versata nei fiumi in varie città (Annecy, Rennes, Alès e Nizza) nel corso di varie manifestazioni, non solo a carattere strettamente ambientale (lo sversamento nel fiume Varo, nel marzo scorso, avvenne durante le imponenti proteste contro la riforma delle pensioni). A Chicago, invece, ogni anno il 17 marzo le acque dei fiumi diventano di colore verde per festeggiare San Patrizio.