I fornelli del gas sono la principale forma di inquinamento al chiuso e provocano almeno 40mila morti premature all’anno oltre a migliaia di casi di asma in tutta Europa.
I dati diffusi dall’Università spagnola Jaume I sono molto preoccupanti e hanno portato l‘European Public Health Alliance (EPHA) a prendere posizione chiedendo che siano stabiliti degli standard europei di livelli di inquinamento indoor, al momento assenti. La quantità di biossido d’azoto (NO2) rilasciate dalle fiammelle dei fornelli domestici eccede i livelli di sicurezza fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Anche il monossido di carbonio e il benzene provocano danni alla salute di chi utilizza fornelli a gas. La contaminazione ambientale si somma a quella dei fumi della cucina a gas superando così i livelli di guardia. Ma i ricercatori ritengono che l’impatto dell’inquinamento domestico sia superiore ai dati ottenuti poiché, a causa della mancanza di dati alcuni inquinanti, come benzene e formaldeide, non sono stati tenuti in considerazione.
Tra tutti i Paesi europei l’Italia risulta essere quello che registra più vittime. Su 40mila morti, 12.700 avvengono nel nostro Paese per malattie collegate all’esposizione a tale inquinamento. Oltre all’Italia, Polonia, Romania, Francia e Regno Unito sono in cima alla triste classifica.
Nel nostro Paese solo il 40% delle famiglie utilizza i sistemi di nuova generazione con piastre a induzione che sfruttano l’energia elettrica e non disperdono nell’ambiente alcun inquinante. L’EPHA richiede una spinta per l’adozione di impianti a induzione ed elettrici e l’erogazione di incentivi europei per il passaggio ai piani cottura non inquinanti.
Sara Bertucci, Direttrice delle Politiche di Salute Pubblica Globale dell’EPHA, ha affermato che per molto tempo è stato facile sottostimare i pericoli costituiti dalle cucine a gas: “Come per le sigarette, le persone non riflettevano sull’impatto di queste sulla salute, le cucine a gas sono un piccolo fuoco che riempie le nostre case di contaminanti. Il vero impatto è probabilmente superiore a quanto rilevato dallo studio. Sapendo ciò, i governi dovrebbero prendere delle iniziative per aiutarci ad abbandonare il gas, così come ci hanno aiutati ad abbandonare le sigarette”.
