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La Formula 1 ha un problema di inquinamento e Sebastian Vettel è il primo a denunciarlo apertamente

sebastian vettel denuncia problema di inquinamento nella formula 1

Il quattro volte campione del mondo ha chiesto che venga individuato un organismo indipendente per monitorare il grado di inquinamento dei campionati di Formula 1

La Formula 1 ha un problema con l’inquinamento. A dirlo è uno che di motori se ne intende: il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel.

Già qualche mese fa il tedesco aveva ammesso di aver deciso di ritirarsi dalle competizioni anche per la sua preoccupazione relativa alla crisi climatica e al contributo che l’industria della Formula 1 arrecava in termini di inquinamento. Non solo quello delle auto da corsa ma anche quello legato ai continui viaggi in tutto il mondo per disputare le gare.

Vettel ha criticato il calendario del prossimo campionato mondiale. Perché inizia con le gare in Bahrain, Arabia Saudita e Australia, tutte a due settimane di distanza. Questo, ha spiegato lo sportivo, significa rendere necessari dei viaggi aerei extra poiché il personale intanto sarà tornato in Europa tra una gara e l’altra.

“Tutti andranno avanti e indietro per tre settimane di seguito – ha dichiarato Vettel -. Questo è giusto perché tutti hanno una famiglia e una vita e nessuno può aspettarsi che le persone rimangano fuori per otto settimane all’inizio della stagione. Ma si poteva costruire il calendario in maniera diversa così da evitare dei viaggi aerei inutili”. 

Vettel: “Nella F1 serve ente indipendente di monitoraggio”

Una soluzione, secondo Vettel, potrebbe essere presa dagli stessi organizzatori. “Le grandi organizzazioni, che si tratti di eventi aziendali o sportivi, probabilmente devono osare e fare un passo per trovare un’organizzazione che le controlli. E se non rimangono entro i limiti che si sono dati, allora dovrebbero affrontarne le conseguenze”.

Insomma, il campione del mondo ha ipotizzato la creazione di una organizzazione esterna e indipendente che monitori i progressi fatti da tutta l’industria sportiva della Formula 1 e che abbia potere sanzionatorio qualora le aziende non rispettino i patti per limitare il loro impatto sul clima.

Ciò su cui l’ente indipendente dovrebbe monitorare è la corsa verso l’obiettivo “emissioni zero” entro il 2030 che la Formula 1 si era dato nel 2019. “Siamo a conoscenza dell’impegno che ci stiamo prendendo, ma è arrivato il momento di fare la nostra parte“, aveva detto il Direttore Esecutivo Chase Carey. “Facendo leva sull’immenso talento, sulla passione e sulla motivazione di tutti i membri della community della F1, contiamo di poter avere un impatto positivo sull’ambiente e su tutte le comunità in cui operiamo durante il nostro tour mondiale.”